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(31 Luglio 2012) Enzo Apicella

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(14 Febbraio 2012)

casa reddito dignità

Lunedì 13 Febbraio 2012

Domani Alemanno si recherà dal Premier Monti per affrontare la controversa questione della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. Lo farà, però, da Sindaco di una città che la sua medaglia d’oro l’ha già vinta: è quella dell’emergenza abitativa, della precarietà, degli sfratti, della cementificazione, ed ora degli sgomberi.
Non possiamo rimuovere facilmente quello che è accaduto sabato scorso, con centinaia di famiglie sgomberate da un palazzo vuoto ed abbandonato nel quartiere Montagnola (via Adolfo Ravà), mentre imperversava il maltempo, il freddo, la neve. Evidentemente i sondaggi d’opinione ed il calore dei salotti buoni dove si disegna il futuro della Roma Olimpica, distolgono le autorità che governano questa città dai problemi reali delle persone comuni, proprio come quelli delle 200 famiglie che si erano rifugiate nell’immobile di proprietà dell’INARCASSA (istituto previdenziale che tra l'altro sta creando non pochi problemi agli inquilini residenti negli immobili di sua proprietà con aumenti d'affitto insostenibili), autorganizzandosi per affrontare l’emergenza che tutti, fino a qualche ora fa, avevano sulla bocca.
Non è un problema di legalità, ma di dignità.


La Roma che abbiamo oggi sotto gli occhi, non è soltanto una città in cui ci si spara un giorno si e l’altro pure, è una metropoli con enormi contraddizioni e problemi. 40.000 persone sono da anni in attesa di una casa popolare e tante altre neppure tentano più la lotteria della domanda.
Più di 200.000 persone vivono in condizioni di precarietà o di vera e propria emergenza abitativa. Poi la strage quotidiana degli sfratti, dei pignoramenti, le cartoline che ci giungono da ogni angolo e che mostrano una città dove in ogni anfratto c’è una tenda, una baracca, in ogni quartiere si può toccare con mano una realtà fatta di sovraffollamento e di situazioni di coabitazione forzata; di inquilini di enti una volta pubblici a cui vengono triplicati gli affitti o ai quali vengono vendute, d’un colpo, le case che hanno abitato per una vita (N.B. senza che se le possano comprare).

Ma evidentemente queste ed altre questioni, sono a tutti note. Quello che è importante capire, una volta per tutte, è qual è il modello che ci viene proposto. Il messaggio che abbiamo ricevuto in questi giorni è quello di un governo della città che si presenta come un Robin Hood alla rovescia: togliere a chi già non ha, per dare tutto ed ancora di più, ai soliti noti. Rubare ai poveri per dare ai ricchi. Usare il manganello al posto delle necessarie soluzioni.

Per queste ragioni intendiamo chiedere al Sindaco Alemanno se ha intenzione, come ha fatto per le Olimpiadi, di fissare un incontro col Premier Monti in cui discutere ed affrontare il problema della casa e dell’emergenza abitativa.
Non solo è necessario realizzare subito una moratoria degli sfratti e delle vendite del patrimonio pubblico e degli enti previdenziali, è necessario mettere in campo nel giro di pochi mesi un vero e proprio PIANO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA ABITATIVA.
Pensiamo che il governo debba dire chiaramente se intende, con la stessa rapidità con cui ci ha costretto a rimanere a lavoro per l’intero ciclo della nostra esistenza e con la quale ci sta condannando alla precarietà eterna, se ha intenzione di mettere in campo finanziamenti, aree, strutture (a partire dalle caserme dismesse), procedure accelerate e d’urgenza.

Lo faremo domani pomeriggio nell’incontro con il Sindaco fissato per le ore 18.00
Già annunciando che rilanceremo nelle successive settimane la mobilitazione, finché non avremo riconquistato il diritto alla casa e all’abitare che i Re di Roma ed i loro difensori, ci vogliono ancora una volta rubare.


Movimenti per il Diritto all’Abitare
Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa
Blocchi Precari Metropolitani
Comitato Obiettivo Casa

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