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(16 Febbraio 2012)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it
Dalla Costituzione Italiana : Art. 32, comma 1:” la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività”
Art. 35, comma 1: “la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed
applicazioni”
Art.41:” l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto
con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla
dignità umana”.
Art . 2087 del Codice Civile del 1942 “L’imprenditore è tenuto ad adottare,
nell’esercizio dell’impresa, le misure che, secondo la particolarità del lavoro,
l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro” .
Guariniello : ”siamo di fronte ad una grande ingiustizia internazionale, ci sono Paesi in cui se i tocca l’amianto bisogna farlo con lo scafandro ed altri in cui si tocca ancora con le mani. L’obiettivo è ridurre il costo della sicurezza in nome del profitto , una corsa all’omicidio bianco per sconfiggere la concorrenza.. Il costo della lavorazione dell’amianto assume un valore fondamentale quando in un paese “puoi lavorare l’amianto a mani nude” ed essere moralmente pulito"
Ci sono in Italia oltre 100 siti industriali dichiarati " a rischio vitale" .
Sono in corso migliaia di azioni risarcitorie da parte dei parenti degli uccisi da lavorazioni nell'industria petrolchimica e derivati;galvanica; cartaria ; conciaria ; mineraria; armanenti; nucleare.
Così come le richieste di bonifica dei territori (terra,acqua,aria) sollevate dalle popolazioni residenti. Medicina e magistratura , stanno sempre più evidenziando il rapporto " causa-effetto" tra esposizione ad agenti patogeni- nocivi e malattie invalidanti/croniche/mortali : vedi elettrosmog, polveri sottili, acqua e cibo impestati, dovuti pricipalmente a centrali termoelettriche, antenne telefonia , discariche-inceneritori,cementifici, agricoltura intensiva , rifiuti speciali.
La sentenza " Guariniello" indica a lavoratori e popolazioni il rispetto innanzi tutto di se stessi - " prima di tutto la salute , la salute non si baratta" , non si baratta il bene comune " - e secondo poi , il rispetto della dignità, il combattere prima , durante e anche dopo, contro chi attenta alla salute sul lavoro e nelle istituzioni, contro ad esempio il depotenziamento delle normative su " salute e sicurezza del lavoro", reso possibile dal Decreto Legislativo 81/08 concesso dal governo ai padroni in quanto " le aziende non possono più sopportare la Legge 626/94 ".
La battaglia non è finita con la " sentenza Guariniello". Stante il clamore e il ricorso in appello dei criminali proprietari di Eternit, è necessario moltiplicare gli sforzi per far emergere il marcio , rinvigorendo le coscienze alla sfida per il benessere e non al subire il patteggiamento.
Che 100 vertenze significative sul danno alla salute e sull'azione risarcitoria, si aprano !
Troveranno il concorso e il sostegno sensibile dell'insieme dei lavoratori , della popolazione e delle loro forme associative, la Confederazione Cobas tra queste.
Roma 15.2.2012
Confederazione Cobas
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