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(28 Maggio 2011) Enzo Apicella
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Non si tocchi il diritto di sciopero !

dalla Francia

(19 Febbraio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.webalice.it/mario.gangarossa

Per una volta, bisogna felicitarsene, tutte le categorie del personale di trasporto aereo – operatori della sicurezza, dell’accoglienza, meccanici a terra, personale degli innumerevoli subappalti … fino alle hostess, agli steward e ai piloti – si mobilitano assieme. Protestano contro il progetto di legge antisciopero del governo, adottato dall’Assemblea il 23 gennaio, che deve passare al Senato il 15 febbraio.

Il progetto di legge in questione consiste nell’esigere che i salariati individualmente si dichiarino scioperanti con 48 ore d’anticipo, sotto pena di sanzioni. Non è tutto: si è aggiunto un emendamento che pretende che gli scioperanti dichiarino, sempre individualmente, il giorno della ripresa del lavoro 24 ore prima! In breve, un modo di cercare di sabotare ogni decisione collettiva dei lavoratori, in particolare in assemblea generale, tra l’altro.

Dopo il trasporto aereo, a chi tocca ?

Si noti che questa legge, che s’ispira a quella votata nel 2007 per i trasporti pubblici terrestri, mira sia al settore privato, sia al settore pubblico dei trasporti aerei. Come dire che si tratta di una nuova breccia nel diritto di sciopero. Dopo la SNCF, la RATP… e l’aeronautica, a quando leggi antisciopero per l’automobile, il commercio, il BTP, le banche … col pretesto che gli scioperanti prenderebbero “in ostaggio” la clientela?

La «presa in ostaggio» ! La sempiterna formula magica contro gli scioperanti !

Come se non fossero i padroni e il governo a prendere in ostaggio tutti i salariati (e alla fine anche gli utenti), riducendo gli effettivi, programmando i licenziamenti, aggravando le condizioni di lavoro, facendo lavorare di più e guadagnare di meno coloro che ancora non vanno a timbrare il cartellino al Pôle Emploi (liste di collocamento)! Del resto, per quanto riguarda il trasporto aereo, il suddetto progetto di legge non ha niente a che vedere con l’interesse dei passeggeri, ma tutto a che vedere con gli interessi padronali. A cominciare da Air France che, a metà gennaio, ha annunciato un piano di economie di 2 miliardi di euro in tre anni, il che significa soppressione di posti, meno salari, degradazione dell’accoglienza, della sicurezza… Al punto che la direzione di Air France ha pure dichiarato che la proposta di legge «ci fa comod » !

Ecco la vera ragione di questo progetto antisciopero: il padronato del trasporto aereo, delle grandi compagnie e degli innumerevoli subappalti, prepara nuovi piani di compressione degli effettivi e la rimessa in causa di tutte le conquiste. Si tratta dunque di ottenere dal governo misure preventive, scolpite nella legge, contro le prevedibili reazioni dei salariati.

In realtà, hanno paura dei lavoratori, di noi tutti! Dunque, puntano sull’intimidazione. E ci temono non senza ragione.
Perché l’esempio di combattività è venuto dai più vulnerabili fra noi. Questo progetto antisciopero arriva alla’Assemblea proprio dopo il lungo sciopero coraggioso del dicembre scorso per l’aumento dei salari della categoria più malpagata e più precaria dei lavoratori degli aeroporti: gli operatori alla sicurezza, esposti alle molte mafie padronali che si disputano gli equivoci contratti degli ordinanti. La loro determinazione e il loro coraggio hanno dato la spinta alle altre categorie, che, oggi tutte solidali, reagiscono all’ultima provocazione del governo.

Ciò che succede oggi nel trasporto aereo riguarda la totalità dei salariati. In questi tempi di crisi, ci si vorrebbe far credere che la classe operaia è paralizzata e senza reazione. Ma è falso. Dovunque la collera è la stessa, anche se, per ora, si esprime in modo molto disperso e localizzato. Non manca la combattività, ma la fusione di tutte le combattività, Nel trasporto aereo,le piccole barriere categoriali sono appena state superate. Se i salariati di ogni settore, di tutto il paese superanno le altre barriere professionali o regionali, il padronato come il governo attuale o futuro dovranno ben preoccuparsi !

Editoriale del bollettino di fabbrica "l’Etincelle" pubblicato dalla frazione di minoranza di Lutte Ouvrière - 6 febbraio 2012
http://www.convergencesrevolutionnaires.org
traduzione di Michele Basso

Convergences Révolutionnaires

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