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Euromance 2011

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(17 Agosto 2011) Enzo Apicella
Merkel e Sarkozy si propongono per un "governo dell'euro"

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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Si consuma l’ennesima truffa ai danni dei lavoratori dell’Alitalia!

Intervento di un lavoratore dell'Alitalia sull'assemblea di venerdì scorso...

(5 Maggio 2004)

Fiumicino, nell’assemblea di venerdì 30 aprile, presenti centinaia di lavoratori di tutti i settori, è emersa, ancora e con chiarezza, la volontà dei lavoratori stessi di non accettare il piano presentato dall’azienda. Un piano detto di “risanamento”, come quelli del 1996 e del 2000, di cui stiamo vivendo da mesi il risultato: DISASTROSO!

La dirigenza, passata e presente, è stata ed è capace solo ad incidere sul costo del lavoro di terra, di mettere le mani sui nostri salari, bloccati ormai da anni per i mancati rinnovi contrattuali ed erosi implacabilmente da un’inflazione di molto superiore a quella ufficiale:
A CENTINAIA, DI TUTTI I SETTORI, HANNO DETTO: BASTA!

Da Cempella a Zanichelli, passando per Mengozzi, non sanno fare altro che tagliare sul costo del lavoro, precarizzare, svendere parti di azienda; ci hanno fatto pagare anche la solidarietà. Tutto questo con l’avallo dei sindacati cgil cisl uil sult anpac (!) etc., che a questo punto della situazione sono complici della dirigenza per averne accettato i vari ricatti, rinnegando per di più i mandati espressi con forza e chiarezza da migliaia di lavoratori in decine di assemblee per mesi.
Eppure, venerdì 30 aprile, durante l’assemblea, uno di loro ha avuto la faccia di chiedere di nuovo il mandato ai lavoratori, fingendo quindi di ignorare quelli già espressi in precedenza.
CI STANNO ANCORA PRENDENDO IN GIRO!

Anche la tregua firmata il 29 dicembre 2003 non ha fatto altro che il gioco dell’azienda e del governo. Quest’ultimo, pur essendo azionista di maggioranza, si limita a non decidere e a rinviare, ripetendo però minacce di fallimento, licenziamenti, cassa integrazione…
Qual è ora il risultato di questa politica sindacale? Che il 3 maggio, a soli tre giorni dalla data ultima di presentazione del bilancio Alitalia, così hanno detto i sindacalisti in assemblea, si discute con il governo, azienda, regione, provincia e comuni, quel piano aziendale più volte chiaramente rifiutato dai lavoratori. Che si presentano a noi con due alternative: o accettarlo o è il fallimento di Alitalia.
Tra l’altro il governo ha messo la ciliegina sulla torta, non emanando il decreto sulle tasse di sorvolo e la riduzione dell’IVA sui biglietti che avrebbe consentito all’azienda di avere un poco di respiro.
La manovra quindi è chiara: ridurre agli ultimi istanti la trattativa, con poco tempo per riflettere, per fare assemblee con i lavoratori e per trovare soluzioni vere di rilancio. Così i sindacati verranno giustificati nel firmare un piano di (finto) risanamento con tagli ed altri sacrifici pur di scongiurare il fallimento di Alitalia, che comunque sarà solo ritardato perché questo è un piano come gli altri due precedenti, che non risana e non rilancia un bel nulla. Arriviamo così al paradosso: non firmando il piano però, a questo punto, i sindacati ed i lavoratori diventerebbero gli artefici del fallimento dell’azienda!

I SINDACATI CON I LORO BUROCRATI DI CERTO, MA NOI LAVORATORI NO!
I lavoratori non vogliono vedere distruggere questa azienda, come freddamente qualche mente diabolica sta facendo da anni. Lo hanno dimostrato con le lotte e i grossi sacrifici di questi durissimi anni, con la capacità di mobilitarsi spontaneamente, sfidando l’azienda e i sindacati. I quali, mettendo in azione tutti i loro attivisti, si sono prodigati a diffondere tra i lavoratori, in presidio davanti ai posti di lavoro, incertezze, paure e confusione. Nella speranza di riprendere in mano una situazione non più governabile.
Venerdì in assemblea infatti si è vista la notevole distanza che vi è ormai tra la base ed i vertici sindacali che da troppi anni fanno quello che più gli piace (e conviene?!?).

TOGLIAMOGLI LA PENNA! TOGLIAMOGLI LA DELEGA!
TUTTI PRONTI ALLA MOBILITAZIONE!

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