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Napoli: A tutti gli operatori sociali

sullo sciopero vietato del 28 maggio

(25 Maggio 2004)

Lo sciopero generale nazionale egli operatori sociali, proclamato per il 28 maggio, è stato rinviato ad una data da individuare nella seconda metà di giugno.

La decisione della Commissione di garanzia sugli scioperi, di invalidare l’indizione si basa su un aspetto paradossale: poiché il 21 maggio lo SIN COBAS ha indetto uno sciopero generale e del pubblico impiego, con un cenno, nella piattaforma, agli appalti del sociale ed agli operatori delle cooperative sociali, senza, tra l’altro nessuna consultazione delle strutture di rappresentanza degli operatori sociali, neanche a livello locale, è stata sollevata l’incompatibilità della comunicazione di indizione del 28 maggio in quanto successiva di una settimana a quella dello SIN COBAS.

Si tratta di un’argomentazione vergognosa, perché quello del 21 non era lo sciopero degli operatori sociali: è una scusa per impedire la mobilitazione di un settore che per la prima volta scendeva in piazza, a livello nazionale, con un’iniziativa significativa che lo rendeva visibile e ricomposto agli altri settori del lavoro in lotta.

È evidente che non si vuole dare voce, da parte del governo ma anche dei firmatari dell’accordo per il rinnovo del CCNL degli operatori delle cooperative sociali, ad una categoria di lavoratori scomoda, fortemente precarizzata, in grado di aprire contraddizioni dirompenti, apparentemente attestata in una condizione di pace sociale, garantita dalle cooperative stesse e dalle Associazioni di rappresentanza, in un periodo di campagna elettorale.

NOI NON CI STIAMO!!!

Manteniamo il presidio del 28 maggio per protestare contro la decisione intollerabile ed antidemocratica della Commissione e per rivendicare:

- il riconoscimento della dignità della nostra figura professionale.
- Continuità retributiva e stipendi dignitosi.
- Uscita dalla precarietà contrattuale per accedere, tutti, al contratto collettivo nazionale di lavoro.
- Stanzialità dell’offerta, con il passaggio dalla politica dei progetti sperimentali alla creazione di servizi stabili che garantiscano occupabilità e soddisfazione del bisogno sociale.
- Riconoscimento delle competenze acquisite, di fatto, nell’anzianità di servizio per renderle prioritarie sulle qualifiche professionali
- Tutela da parte dell’Ente Regione della formazione continua degli operatori.

VENERDÌ 28 MAGGIO ORE 10.00
PRESIDIO ALLA REGIONE CAMPANIA
CENTRO DIREZIONALE DI NAPOLI, ISOLA E3

COLLETTIVO OPERATRICI E OPERATORI SOCIALI

Fonte

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