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No Tav

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(4 Dicembre 2012) Enzo Apicella

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    (La Val di Susa contro l'alta voracità)

    Valle Susa. La resistenza continua

    (29 Febbraio 2012)

    Martedì 28 febbraio. Sono trascorse 24 ore dall'attacco ai No Tav. Mille e cinquecento uomini in armi si sono radunati in Val Susa per allargare il fortino/cantiere della Maddalena. E ci sono riusciti. Non avrebbe potuto essere altrimenti, perché la violenza dello Stato, quando si dispiega in tutta la sua arrogante sicumera può sradicare alberi, spianare terreni, ignorare le proprie stesse leggi. Non si fermano di fronte a nulla, nemmeno all'assassinio.

    I giornali di oggi si distinguono nella disinformazione e nella calunnia, utilizzando, censurandola, la diretta a radio Blackout di Luca dal traliccio.

    Di fronte alle ragioni della forza si erge tuttavia la forza delle ragioni, le tante ragioni dell'opposizione al Tav, alle grandi opere inutili, ad un sistema legale di drenaggio di denaro pubblico a fini privati. Le ragioni di tanti uomini, donne, ragazzi, anziani che hanno deciso che la misura era colma. Da ieri l'autostrada A 32 è occupata dai manifestanti che hanno eretto barricate e allestito cucine da campo. Le statali sono congestionate, le auto procedono a fatica, ma la gente imbottigliata esprime solidarietà ai No Tav ai blocchi.

    Questa notte a Salbertrand, in alta Valle, il blocco per ostacolare il cambio dei mezzi provenienti dal Sestriere, è stato attaccato da oltre quaranta blindati della polizia. Hanno usato idranti e sparato gas sino a saturare l'aria, inseguendo i No Tav sin dentro il paese. Non hanno però fermato nessuno: le porte delle case si sono aperte per dare rifugio ai resistenti. Una tazza di the e il calore di una casa, che si apre di fronte ai partigiani della Val Susa, a quelli del paese e della bassa valle come a quelli venuti da lontano.

    Ieri nelle scuole elementari le lezioni si sono interrotte più volte, perché i bambini volevano notizie di Luca, perché sono bambini cresciuti bene, respirando l'aria dei presidi, delle manifestazioni. Un movimento che lotta perché il futuro per chi viene dopo sia migliore del presente terribile in cui siamo forzati a vivere.

    Anche Luca resiste al CTO. Le sue condizioni continuano lievemente a migliorare, anche se la prognosi resta riservata. Vale la pena ascoltare la testimonianza di Barbara, che ieri mattina era in Clarea. Barbara è una compagna medico chiamata per soccorrere Luca, cui i poliziotti hanno impedito di passare. Ha rilasciato un'intervista a Radio Onda Rossa.

    Federazione Anarchica Torinese

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