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E ora, avanti!!!

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(15 Gennaio 2011) Enzo Apicella
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Fiat Sata di Melfi: cosa propone lo Slai Cobas

(27 Maggio 2004)

Dopo la lotta delle settimane scorse, noi lavoratori siamo rientrati in fabbrica a testa alta perché abbiamo visto tutti quale può essere la nostra forza se siamo compatti e decisi.

Abbiamo ottenuto qualcosa ma – è inutile negarlo – tutte le questioni che ci interessano di più non sono state risolte.
Abbiamo dovuto fare i conti con l’accordo separato di Fim-Uilm-Fismic e con le cariche della polizia, ma abbiamo visto che anche la Fiom ha gradualmente fatto spegnere la rabbia dei lavoratori.

Per certi sindacati la grande vittoria era “ottenere il tavolo”, con relativi privilegi da difendere (monte ore sindacale, direttivi, ecc..).

Per i lavoratori invece gli obiettivi da ottenere erano (e sono) altri.

Lo Slai Cobas sottopone alla discussione dei lavoratori queste proposte:

SALARIO
- Vogliamo la parificazione completa con gli altri stabilimenti.
- E chiediamo – assieme al resto del gruppo Fiat – il rinnovo dell’integrativo aziendale, fermo da oltre 5 anni, mentre il costo della vita raddoppia.

TURNI / RITMI DI LAVORO
- Vogliamo il lavoro su 5 gg, con il doppio riposo per tutti ogni sabato e domenica.
Oggi la Fiat ci fa rinunciare al sabato e alla domenica e, pur imponendoci questo, non ci dà neanche una contropartita economica.
- Chiediamo l’eliminazione del TMC2 e normali condizioni igieniche e di sicurezza.
- Mensa a metà orario con mantenimento dell’uscita anticipata, diminuendo di mezz’ora al giorno l’orario di lavoro.

LIVELLI
- Dopo un certo numero di anni, passaggio automatico dal 2° al 3° e dal 3° al 4° livello;
ora il 4° livello è riservato solo ad alcuni privilegiati.

LICENZIAMENTI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
- E’ ora di imporre alla Sata il ritiro dei licenziamenti e dei provvedimenti disciplinari.
A Roma i nostri “onorevoli” si fanno un’amnistia al mese su tutto (evasione fiscale, falso in bilancio, ecc..). Noi dobbiamo farci prendere in giro dalla commissione di conciliazione ?

RSU
- Nelle prossime elezioni dei delegati deve sparire la quota del 33% assegnata per diritto divino a Fim-Fiom-Uilm-Fismic.
- E il monte ore per i permessi sindacali non può essere riservato quasi totalmente a una serie di delegati i quali fanno così tante assenze che non sanno neanche cosa vuol dire lavorare!

Lavoratori, non è sufficiente fare solo le lotte.
È necessario anche avere dei delegati e dei sindacati che rappresentino veramente gli interessi dei lavoratori!

Lo Slai Cobas negli scorsi anni ha dovuto lottare per la sopravvivenza, bersagliato dalla repressione della Fiat, assecondata da Fim-Fiom-Uilm-Fismic.

Ora lo Slai Cobas, in vista della prossima elezione dei delegati, vuol fare un salto di qualità per poter dare risposte adeguate alla volontà di riscatto dei lavoratori di Melfi.

Perciò :
invita gli operai più combattivi a presentarsi nella sua lista come candidati;
propone una presentazione unitaria con tutte le forze e i delegati (Alternativa sindacale) che hanno lottato con noi in queste settimane.

Melfi,24-5-2004

Slai Cobas Fiat Sata di Melfi

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