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(4 Dicembre 2012) Enzo Apicella

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TAV – il silenzio dei politici “piagnoni”

(3 Marzo 2012)

La vicenda NO TAV dimostra tutta l’ipocrisia di cui è capace la politica del nostro paese e di quel gruppo di aficionados del motto: mai nel cortile di casa mia, che da destra o da “sinistra” si scagliano con commenti sguaiati contro i sindaci di turno che autorizzano impianti a biomasse o inceneritori di pollina. Sindaci colpevoli non perché hanno autorizzato qualche impianto che fa male alla salute o all’ambiente, ma solo perché del colore politico diverso dal proprio. I politici e i loro tifosi del, mai nel cortile di casa mia, sono gli stessi che quando ad essere avvelenato è il giardino di qualcun altro da parte del sindaco del proprio colore, hanno occhi bendati e bocca chiusa.

Questi “piagnoni” in realtà non piangono affatto, recitano. Dell’ambiente non gliene frega niente, se non nella misura che disturba la salute di chi vive nel proprio giardino o se diviene argomento che può tornare buono per il proprio gioco politico.

Per fortuna che ci sono nuove generazioni che amano la terra e lottano per essa. Amano l’uomo e si battono rischiando pure la vita, per la libertà e il diritto dei popoli a decidere.

La ministra di polizia ha detto che non ci sono margini per cambiare la decisione presa. Il ministro ha ragione, non ci sono margini, o vince la logica degli affari, di un capitale sempre più tentacolare, che avvolge e consuma la vita delle persone e la faccia della terra, che questo governo rappresenta in modo così esplicito con la benedizione delle cordate di interessi di PdL, PD e Centristi, o vincono le popolazioni, gli operai e i giovani aggrediti dalla polizia, dalle banche, dagli appaltatori di “grandi opere”.

Abbiamo sentito dire che chi ci governa, non capisce perché c’è questo clima di ribellione in Italia.

Capiamo che non capiscono, i loro redditi non gli consentono di capire, le loro numerose case e ville, sparse qua e là nel paese, non li faranno mai sentire sfrattati.

Noi che la disoccupazione ci arriva improvvisa e ci lascia senza niente, noi che la casa l’abbiamo con il mutuo e la possiamo perdere ora, noi che siamo giovani e non c’è lavoro, noi che siamo vecchi e la pensione non basta neanche a sfamarci, siamo stufi di questi signori ricchi che ci parlano di sacrifici e ci rubano la terra.

O noi o loro perciò, è vero non c’è mediazione. Gridano al lupo, al lupo, ma si sono dimenticati che il lupo arriva quando ha fame.

NO TAV siamo tutti noi, quando difendiamo la nostra terra, il nostro lavoro, il futuro dei nostri figli.

Associazione Culturale CASA ROSSA

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