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Venerdi’ 9 marzo e’ sciopero dei metalmeccanici indetto da fiom e usb

(7 Marzo 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Venerdi’ 9 marzo e’ sciopero dei metalmeccanici indetto da fiom e usb

foto: www.radiocittaperta.it

«Democrazia al lavoro»: con questo slogan la Fiom scende in piazza venerdì 9 marzo per lo sciopero generale di otto ore dei metalmeccanici con manifestazione nazionale a Roma. «Due i temi di fondo» dell'iniziativa, ha spiegato il segretario generale Maurizio Landini: difesa dei diritti e dell'articolo 18 e contro le scelte della Fiat (ma anche di Federmeccanica, che ha deciso di assumere il "modello" di relazioni industriali inaugurato da Marchionne), per la «riconquista» del contratto nazionale e della rappresentanza in fabbrica.

«Ci aspettiamo una giornata positiva e importante perchè vediamo la crescita del consenso e delle ragioni messe in campo», ha spiegato Landini. Il Pd non parteciperà al corteo, in quanto l’intervento del presidente delle comunità montane della Val di Susa dal palco finale di San Giovanni fa assumere alla manifestazione – secondo il responsabile economia del Pd Stefano Fassina - "un significato diverso dalla iniziale piattaforma, tutta centrata sul lavoro". “Noi siamo coerenti – ha commentato Landini, aggiungendo - Non capisco questa decisione. Se parla un No Tav per noi la manifestazione non cambia disegno. Poi rispettiamo la decisione di ogni forza politica e il Pd si prenderà le proprie responsabilita’”.

L’appuntamento è alle 9,30 in piazza Esedra dove partirà il corteo che si dirigerà verso Piazza San Giovanni. “Abbiamo scelto di restituire ai lavoratori questo percorso ‘democratico’”, ha spiegato Francesca Re David, responsabile organizzativa.

Sono attesi a Roma seicento pullman da tutta Italia e due treni da Reggio Emilia. Quanto alle adesioni la Fiom ha ricevuto già quelle di Anpi, Arci, Emergency, Libera e poi di numerosi personaggi pubblici come Dario Fo', Franca Rame, Margherita Hack, Andrea Camilleri. Sul palco sono previsti gli interventi dei lavoratori metalmeccanici di Fiat, Finmeccanica, Fincantieri, Wagon lits, che porteranno le loro testimonianze. E oltre al presidente della Comunita’ Montana della Val di Susa prenderà la parola anche un esponente del Movimento per l’acqua pubblica. Parteciperanno anche gli studenti e il loro corteo dovrebbe partire dall’Universita’ La Sapienza.

“Siamo di fronte allo sciopero generale di un’intera categoria, chiediamo a tutti i metalmeccanici di non lavorare e venire a Roma a manifestare. E’ una scelta impegnativa importante e si chiede ai lavoratori un impegno molto forte considerando il momento di crisi”, ha sottolineato Landini, secondo cui “in questa fase democrazia e lavoro sono due temi fondamentali nel nostro paese e anche in Europa”. Ecco perché, ha aggiunto, “una delle motivazioni dello sciopero è fare in modo che non si metta mano all’articolo 18”.

"Anche gli ultimi atti confermano quanto il governo Monti sia distante dai lavoratori e come voglia approfittare della crisi per cancellare le residue tutele del mondo del lavoro, sopravvissute al furore antioperaio di Berlusconi e dell’ex ministro Sacconi". Questo l’incipit dell’appello dell’Unione Sindacale di Base per lo sciopero dei metalmeccanici indetto per lo stesso venerdì 9 marzo, che cosi’ continua:

Oggi, dopo varie leggi come quelle Treu, Biagi, il collegato lavoro,l’art. 8 della finanziaria bis del 2011, ed accordi scellerati come quello del 28 giugno tra Cgil Cisl Uil e Confindustria, dopo i ripetuti peggioramenti al sistema pensionistico, è la volta dell’art.18 dello statuto dei lavoratori, della cassa integrazione e della mobilità.

L’attacco a questi strumenti di difesa dei lavoratori dalle rappresaglie padronali e dalle crisi aziendali rende del tutto evidente che il filo conduttore della pseudo trattativa sugli ammortizzatori sociali non verte su reali questioni economiche, non vuole estenderli a chi ne è privo, ma è finalizzata a sbaragliare le ultime tutele del mondo del lavoro.

E’ questo il senso della volontà di manomettere l’art. 18 o di sopprimere la cassa integrazione straordinaria, peraltro pagata interamente con i contributi che versano i lavoratori e le imprese industriali e, poi, la mobilità.

L’obiettivo quindi è la soppressione della possibilità di essere reintegrato sul posto di lavoro, che è l’elemento centrale dell’art. 18, così come la soppressione della cigs ha come scopo quello di recidere il rapporto di lavoro tra l’azienda e il lavoratore al primo colpo di tosse dell’azienda.

In ambedue i casi si tratta di tutele fondamentali per i lavoratori e che non hanno costi per lo Stato. E’ quindi assolutamente falso che con l’eliminazione di questi due istituti si libereranno risorse economiche per allargare a tutti gli ammortizzatori sociali. Come è falso che la colpa della crisi occupazionale sia determinata dall’art.18.

Insomma, invece di colpire le rendite finanziarie ed i grandi patrimoni per finanziare un sistema di welfare allargato a chi oggi ne è privo , invece di dotare di risorse e di organici adeguati gli organi ispettivi dell’INPS, dell’INAIL, delle ASL, degli ispettorati del lavoro, ovvero gli unici in grado di recuperare seriamente evasione ed elusione contributiva e fiscale, si preferiscono le sceneggiate mediatiche degli scontrini fiscali che sono una goccia nel mare dell’evasione, prospettando un sistema di ammortizzatori sociali costruito sulla base di contributi individuali, sul modello del “si salvi chi può!”.

CONTRO LE MANOVRE DEL GOVERNO MONTI, PER UN ALTRO MODELLO DI SVILUPPO
L'USB LAVORO PRIVATO PROCLAMA PER IL GIORNO
9 MARZO 2012
UNO SCIOPERO GENERALE DEI METALMECCANICI PER L'INTERA GIORNATA

Radio Città Aperta - Roma

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