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Dignità operaia

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(9 Marzo 2012) Enzo Apicella
Oggi sciopero generale dei metalmeccanici convocato dalla Fiom e manifestazione nazionale a Roma

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(Per un sindacato di classe)

LOTTIAMO PER I NOSTRI INTERESSI !

volantino diffuso alla manifestazione della FIOM a Roma

(10 Marzo 2012)

L’opposizione ad ogni manomissione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori ed alla abolizione della cassa integrazione straordinaria (entrambe scelte, ormai chiare, del Governo Monti), la difesa dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori, la riconquista di un vero contratto nazionale e del proprio diritto di rappresentanza, insieme alla democrazia sindacale, messi in discussione da Federmeccanica e rifiutati dalla FIAT di Marchionne, sono i sacrosanti motivi dell’odierno sciopero con manifestazione da parte della FIOM! Ha fatto bene, ad esempio, la CUB romana ad indire per oggi lo sciopero generale! Vista la portata delle questioni in ballo, ogni sindacato, che sia realmente tale, lo avrebbe dovuto fare.

La dura realtà è che, invece, anche la CGIL, la confederazione di cui la FIOM è categoria, dopo avere lasciato passare (solo con qualche timido brontolio) la peggiore controriforma delle pensioni che un governo abbia mai osato fare, sta continuando a trattare, in materia di mercato del lavoro, con quello stesso Governo, insieme ai servili CISL, UIL ed UGL, su di un piano inclinato, in fondo al quale Marcegaglia e Monti sono già pronti ad incassare comunque!!

MONTI HA DECISO peraltro unilateralmente CHE I SINDACATI NON CONTANO IN MATERIA DI PREVIDENZA E CHE DEVONO SOLO ESSERE INFORMATI SULLA QUESTIONE DEL MERCATO DEL LAVORO!

Cara Camusso, che autorevolezza ha un sindacato che accetta diktat del genere?

La politica del “Governo tecnico” di Monti, con il sostanziale consenso di tutto il Parlamento, è esattamente ciò che l’Unione Europea e la Banca Centrale Europea hanno imposto a tutela dei capitali europei; l’obiettivo è lo stesso dei capitalisti di tutto il mondo, cioè quello di far pagare la crisi ai lavoratori, anche la crisi del “debito sovrano”, in modo tale da superarla, e tenere in piedi questo sistema di sfruttamento ed oppressione, salvaguardando il ruolo dei pescecani che lo dominano: il capitale finanziario, cioè il capitale industriale fuso con quello bancario.

Tutto ciò richiama a scelte di fondo che non possono fare le forze politiche parlamentari, od aspiranti tali, a causa degli interessi di classe che difendono. La crisi é di questo sistema, ed in questo sistema sono destinati a pagare, ovviamente, i più deboli; per non continuare a pagare, si deve porre fine a questo sistema, dominato dalla classe avversa al proletariato: la borghesia. Questo Stato è il SUO Stato! Esso, dal punto di vista economico, non fa che spostare risorse dai lavoratori a banche ed aziende, ora più che mai, riducendoci, nel contempo, anche i servizi, il salario indiretto. E’ così che vuole sconfiggere la sua crisi, dando batoste “alla greca” ancora per molto tempo ai lavoratori, e non solo.

PER RESPINGERE QUESTA POLITICA, IL PROLETARIATO DEVE FARE LA PROPRIA! SI DEVE DIFENDERE COME CLASSE, senza preoccuparsi di difendere livelli di mediazione sociale, che vengono calpestati quotidianamente dal capitale!

• Se le banche e le aziende falliscono, rifiutiamo che ad esse vadano i finanziamenti statali, che vanno dirottati verso il lavoro dipendente!

• Se diminuisce il lavoro disponibile, riduciamo l’orario di lavoro e la giornata lavorativa, a parità di salario e di ritmo di lavoro! Lavoriamo tutti per lavorare meno !!

• Se non siamo messi in condizioni di lavorare, che ci venga pagato un salario minimo sociale per vivere decentemente finchè restiamo senza lavoro!

Riprendiamo in mano i nostri interessi di classe e ricostruiamo su quella base la NOSTRA piattaforma di LOTTA!

ALTERNATIVA DI CLASSE

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