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Bahrain: in 100mila ieri a manama ad urlare "via al khalifa"

Nonostante la repressione i bahraniti non si arrendono e continuano le proteste contro la monarchia assoluta sostenuta a Stati Uniti e Arabia saudita.

(10 Marzo 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in nena-news.globalist.it

Bahrain: in 100mila ieri a manama ad urlare "via al khalifa"

foto: nena-news.globalist.it

Roma, 10 marzo 2012, Nena News - In oltre centomila, un sesto dei cittadini del Bahrain, hanno marciato ieri lungo l'autostrada Budaiya che porta alla capitale Manama.

Un fiume umano che ha voluto chiarire alla dinastia sunnita degli al Khalifa, che regna con potere assoluto da duecento anni, che il movimento per le riforme e la democrazia, partito un anno fa, non si arrende. Lungo tutto il percorso i manifestanti hanno scandito «Via, via al Khalifa», in riferimento a re Hamad, sostenuto dall'Arabia saudita e dagli Stati uniti che in Bahrain hanno la base della Quinta flotta.

La reazione della polizia non si è fatta attendere. Gli agenti hanno sparato proiettili di gomma e lacrimogeni quando i manifestanti hanno provato a dirigersi verso Piazza della Perla, che l'anno scorso fu sede di un accampamento di tende simile a quello di Piazza Tahrir al Cairo. Accampamento spazzato via brutalmente dalle forze di sicurezza, con l'aiuto delle truppe saudite arrivate in soccorso del re.

Ieri non si sono registrate vittime ma la situazione rimane tesa nell'isola, dove il principale gruppo sciita di opposizione 'al-Wefaq' ha indetto il 3 marzo una settimana di proteste per chiedere alla famiglia reale una svolta democratica. Ufficialmente nell’ultimo anno 45 persone sono rimaste vittime della repressione delle forze di sicurezza ma i gruppi dell’opposizione parlano di una sessantina di morti.

A sostegno della popolazione del Bahrain, formata in maggioranza da sciiti (discriminati dai sunniti al potete), ieri hanno manifestato anche migliaia di sciiti iracheni mobilitati dal partito di Muqtada Sadr. Nena News

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