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Siria: NO ad un’altra Libia

Contro le menzogne di pace e di guerra. NO a nuove aggressioni imperialiste

(15 Marzo 2012)

Siria: NO ad un’altra Libia

Dopo la Iugoslavia, l’Afghanistan l’Iraq, la Libia... lo stesso copione viene messo in atto per prepararsi a colpire uno “stato canaglia”: la Siria. Un’altra valanga di menzogne su armi di distruzioni di massa, fosse comuni, bombardamenti di innocenti, bambini uccisi nelle incubatrici, pulizia etnica... viene propagandata da ogni dove legittimando una aggressione militare che, già oggi, tutte le potenze occidentali (inclusa l’Italia) stanno attuando fornendo armi e istruttori militari ai cosiddetti “ribelli”.

E così mentre niente viene detto dai nostrani mass media sugli eccidi che Arabia Saudita, Bahrein, Qatar (le stesse potenze che, insieme all’Occidente vorrebbero portare la “democrazia in Siria”) compiono contro le rivolte nei loro paesi, la Comunità Europea e il nostro ministro degli Esteri riconoscono i banditi del Consiglio Nazionale Siriano e i tagliagole dell’Esercito Siriano di Liberazione che invocano l’intervento Nato come “unici rappresentanti del popolo siriano”. Di fronte a questo ennesimo crimine che si va preparando in nome della pace e della democrazia non possiamo subire passivamente l’ignobile propaganda dei nostri governanti e dei mass media.

Come in Libia e negli altri paesi, l’intervento armato delle potenze occidentali, giustificato dalla necessità di proteggere le popolazioni, non ha niente a che vedere con la sorte dei civili. Ciò che interessa ad USA ed Europa (Italia per prima) è ricondurre questi paesi ad uno stato coloniale, sotto una dominazione da far impallidire l’autoritarismo degli attuali regimi, con l’unico obiettivo di mettere le mani sulle loro risorse e su una massa di proletari da sfruttare per il loro profitto.

E’ per tutelare questi interessi che il governo Monti ed i padroni, mentre ci colpiscono con provvedimenti quotidiani che attaccano le nostre condizioni di vita e di lavoro rendendo precaria la nostra stessa sopravvivenza, mentre ci chiedono continui sacrifici, ci tagliano salario e pensione, la sanità, la scuola, i trasporti, continuano a spendere miliardi per rifinanziare le cosiddette “missioni umanitarie all’estero” e ad aumentare le spese militari che hanno ormai raggiunto cifre spaventose. Solo la missione in Afghanistan costa all’Italia 3 milioni di euro al giorno per mantenere in stato di occupazione militare circa 3000 uomini con gli strumenti di morte e distruzione tecnologicamente più avanzati. L’acquisto di oltre 100 cacciabombardieri atomici F35 prevede la spesa di 13 miliardi di euro a rate fino al 2026. Ancora una volta non saremo complici di questa politica che per difendere i profitti ed i privilegi delle classi dominanti non esita a ridurre alla fame fette crescenti della popolazione e a ricorrere alle forme più brutali di sfruttamento, mentre con le stesse identiche finalità semina distruzione e morte in quei paesi su cui hanno puntato i loro famelici artigli.

Contro l’aggressione alla Siria, contro il governo Monti e la sua corsa agli armamenti.
A fianco dei popoli oppressi dall’imperialismo.


ASSEMBLEA PUBBLICA
Lunedì 19 marzo, ore 17
Aula Matteo Ripa – Palazzo Giusso

Università Orientale
Piazza San Giovanni Maggiore Pignatelli

Con la partecipazione della giornalista MARINELLA CORREGGIA
(membro della rete No War)

Rete Napoli No WAR

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