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(Il saccheggio del territorio)

No pedemontana. No grandi opere. No tangenziali militari

Manifestazione contro la pedemontana sabato 17 marzo ore 14.30 piazza san paolo  alte ceccato.

(15 Marzo 2012)

I lavoratori si  mobilitano non solo per le proprie condizioni di lavoro  ma anche sui beni comuni e sul sociale.
La Pedemontana è un'altra delle famose grandi opere di cui è costellato il nostro paese; tav, ponte sullo stretto, expo di Milano, f35 e Dal Molin per le spese militari, ecc
Grandi opere che comportano la distruzione del territorio e che fanno sicuramente felici i costruttori ma scarso se non nullo vantaggio per i cittadini.
La Pedemontana  che vogliono costruire parte da Brendola, va in Valle Agno fino a Castelgomberto,  con galleria  giunge a Malo, poi Villaverla  e affianca la Gasparona fino a Bassano per poi proseguire fino a Spresiano.
L’opera in sé è devastante e non utilizza tratti stradali già esistenti e soprattutto nel tratto vicentino l'opera è assolutamente inutile; abbiamo già  l'autostrada Valdastico e la Gasparona: bastano ammodernamenti dell'esistente per andare incontro alle esigenze di traffico.
La Pedemontana  serve sopratutto per  quello delle  merci; perchè si hanno ancora in mente   2 corridoi che dal Portogallo vanno in Russia; uno ferroviario, tav, e uno stradale: così avremmo le merci che per essere  consumate avranno alti costi di trasporto e alti costi di inquinamento  a tutto svantaggio della agricoltura locale.
la Pedemontana se costruita sarà a pagamentto, per cui poco utile alla mobilità locale.
Costa milioni di euro che vengono sottratti ad altri interventi sociali, e ambientali sicuramente più utili: sanità scuola, mobilità alternativa, trasporto pubblico e collettivo, trasporto merci su rotaia o su mare, fonti rinnovabili, ecc..
Sempre inerente alla mobilità siamo contrari pure al prolungamento della valdastico in quanto  a nord esiste già la Valsugana (anche qui basterebbero pochi interventi ) e a sud già con la tangenziale di Padova  dove è possibile muoversi bene.
Non vogliamo neppure  la tangenziale militare che vogliono costruire  tra il Dal Molin e La Caserma Ederle. la definiamo militare perchè in realtà serve allo spostamento delle truppe USA: altro che compensazione rispetto alla occupazione militare  che subisce Vicenza.

A FRONTE DI UNA CRISI ECONOMICA RECESSIVA CHE MIETE VITTIME TRA I LAVORATORI, CHE PRODUCE POVERTA',  LA SOLUZIONE "CAPITALISTA" PREVEDE LENZUOLATE DI ASFALTO E DEVASTAZIONE AMBIENTALE, PREVEDE GRANDI OPERE   CHE PORTANO UN SACCO DI  SOLDI ( per ottenerli  esagerano anche i percorsi da costruire) E OCCUPAZIONE LIMITATA E TEMPORANEA, PREVEDE INFILTRAZIONI MALAVITOSE, RICICLAGGGIO DI SOLDI E SOSTANZE TOSSICHE. E DI SOLITO QUALCHE BUSTARELLA.

Queste grandi opere; tutte a pagamento per i cittadini, sono un debito ulteriore per le nostre tasche; non servono  e non le vogliamo pagare.

Vogliamo una mobilità che rispetti  il territorio e non la privatizzazione dei trasporti pubblici collettivi.
Vogliamo occupazione buona che veda la salvaguardia del territorio e non la sua distruzione.
Vogliamo lavoro e reddito per tutti.

UNIONE SINDACALE DI BASE

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