">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Comunisti e organizzazione    (Visualizza la Mappa del sito )

L'angoscia dell'anguria

L'angoscia dell'anguria

(24 Luglio 2013) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Memoria e progetto)

Rivendicazioni immediate e propaganda rivoluzionaria

(25 Marzo 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.webalice.it/mario.gangarossa

La rabbia dei lavoratori per le misure prese da molti governi a scapito di operai, pensionati, disoccupati e altri ceti a basso reddito, si tradurranno, e in un parte si stanno già traducendo, in una serie di lotte. Le rivendicazioni immediate che da queste battaglie scaturiscono e il perseguimento della rivoluzione comunista sono tutt’altro che incompatibili. Nessun risultato contingente, tuttavia, per quanto importante e indispensabile, scuote i limiti della schiavitù salariale, della disoccupazione, delle pensioni da fame, e questo può far comprendere l’esigenza di un’azione generale ben più risolutiva, che la faccia finita col capitalismo.

C’è chi giustamente mette in rilievo il pericolo di cadere nella propaganda astratta, descrivere le “bellezze” del socialismo. Questo non era dannoso nell’epoca precedente all’imperialismo. Bebel, nel suo “La donna e il socialismo”, cercò di descrivere anche le linee generali della società futura. Allora, la socialdemocrazia, ancora sana, lottava contro un regime fortemente impregnato di residui feudali, e aveva grande valore il programma minimo, permeato di rivendicazioni democratiche. Il socialismo era visto come una meta lontana. Con la degenerazione del partito, al posto di questa ricerca un po’ ingenua, subentrò una vera liturgia, che aveva lo scopo di coprire con una finta ortodossia una politica sempre più opportunista.

Oggi, le condizioni materiali per il socialismo esistono in quasi tutto il mondo, ed è possibile trovare un legame diretto tra i presenti problemi sociali e la società futura, la cui nascita è sempre più urgente e necessaria, malgrado la costante azione di soffocamento delle rivendicazioni sociali e la diffusione sistematica di menzogne compiuta dalla borghesia a dagli stati capitalistici.

Di collegamenti tra i crescenti problemi e la propaganda del comunismo si possono indicare alcuni esempi, ovviamente non esaustivi.

Partiamo dalla disoccupazione: anche indipendentemente dalla crisi, la crescente produttività, dovuta a macchine più sofisticate, non lascia scampo. Per quanto possa svilupparsi, il settore terziario non potrà mai colmare i vuoti creatisi nell’industria e nell’agricoltura, e una parte crescente dell’umanità sarà tagliata fuori dal mondo del lavoro. Disoccupati, sottoccupati, e anche sottoproletari veri e propri, sono in espansione. Il mondo sarà trasformato in un’enorme corte dei miracoli, in cui folle immense saranno sorvegliate da mercenari del capitale: contractor veri e propri (che sostituiranno gli attuali poliziotti, carabinieri, vigili... Anche la privatizzazione delle carceri avanza), politicanti armati di leggi e di retorica, persino più servili degli attuali, sindacalisti gialli, bancarottieri professionisti, scienziati – e forse questi sono i mercenari peggiori – pronti a cercare nuove armi, nuovi strumenti di distruzione e di repressione. Niente di strano, tutti i sistemi economico–sociali in decadenza si servono in prevalenza di mercenari. Lo stato sempre meno curerà il welfare e la mediazione sociale e accentuerà il carattere repressivo: “Il 23 gennaio scorso le forze di polizia delle regioni del Surrey (un milione di abitanti nell'hinterland londinese) e delle West Midlands (2,5 milioni di abitanti con la città di Birmingham, la seconda più grande del Regno Unito) hanno lanciato un'asta per appaltare a ditte private compiti nevralgici fino a ora assicurati dagli agenti dello stato, anzi - secondo un documento riservato - tutti quei servizi che «possono legalmente essere delegati ai privati». Questi servizi comprendono l'investigazione sui crimini; la detenzione (ma non l'arresto) dei sospetti; lo sviluppo dei casi, la risposta alle chiamate e l'inchiesta: l'appoggio alle vittime e ai testimoni; la gestione di individui ad alto rischio; il pattugliamento dei quartieri; la gestione dell'intelligence.”(1)

Lo stato darà in appalto quasi tutto, la scuola, la difesa, l’ordine pubblico, i trasporti, la cura del territorio, la sanità, l’anagrafe, la giustizia, il controllo sulla validità delle elezioni, persino la gestione della Gazzetta Ufficiale… distribuendo a vari imprenditori i soldi strappati ai contribuenti più poveri. Questa è la vera funzione di redistribuzione dello stato, e non erra chi parla di Robin Wood alla rovescia. Diventa sempre più difficile fare profitti con la produzione, ma sempre più facile fare i soldi col parassitismo.

Questa evoluzione è inevitabile finché esiste il profitto, e l’unica alternativa è la conquista del potere da parte del proletariato. Solo allora sarà possibile, con una massiccia riduzione dell’orario, distribuire il lavoro tra tutti. E non ci sarà bisogno di mercenari. Nel frattempo, la lotta per la riduzione dell’orario è, - nella società capitalistica, a differenza delle nazionalizzazioni borghesi – in un certo senso un passo verso il socialismo, perché sottrae allo sfruttamento almeno una parte della giornata. Naturalmente questa affermazione va presa “Cum grano salis”.

Si può, anche, prendere spunto dalla distruzione della natura: la cementificazione è inevitabile finché ci saranno profitto e rendita, che creano le condizioni della speculazione edilizia. Il suolo, ricoperto d’asfalto e cemento, non assorbe più l’acqua e l’anidride carbonica, rompendo i cicli naturali. Dalle colline l’acqua piovana scende senza trovare ostacoli a valle, provocando allagamenti, distruzioni e sciagure a non finire. La speculazione edilizia ha sottratto terreni agli alvei dei fiumi, e in alcuni casi ha ricoperto fiumi e torrenti, creando le condizioni per più gravi catastrofi. L’ideologia ambientalista isola questi problemi dalla tematica del capitalismo, e non vede che sono insolubili finché l’economia sarà basata sul profitto. A meno che non ci si accontenti di condizioni migliori per pochi ricchi, abitanti in ville ecocompatibili, mentre gli altri non sono sottratti al loro triste destino.

Sempre più terreni sono rubati all’agricoltura, ai boschi, ai pascoli. Vaste zone agricole sono destinate alla produzione di biocarburanti, il che ha contribuito al lievitare dei prezzi dei prodotti alimentari essenziali.

Al tempo di Marx ed Engels, si poteva parlare, per superare il contrasto città campagna, di proibire nuove costruzioni nelle periferie delle città, ma al tempo nostro la situazione è completamente degenerata, e l’urbanizzazione ha raggiunto livelli pazzeschi. Una volta conquistato il potere, i lavoratori dovranno usare molta dinamite per distruggere una quantità enorme di edifici, per sostituirvi orti.

Il passaggio da un sistema economico–sociale ad un altro comporta anche una diversa destinazione del territorio. Troviamo un esempio storico a Bene Vagienna. L’antica Augusta Bagiennorum aveva un grande teatro. I contadini del medioevo non sapevano che farsi di rappresentazioni teatrali, avevano urgenti bisogni alimentari, perciò lo coprirono di terra e vi crebbe il grano. L’agricoltura, trascurata o abusata dal capitale, dovrà tornare ad avere un peso rilevante, mentre gran parte della produzione industriale, inutile o dannosa, dovrà essere riconvertita. Ma per far questo occorre una rivoluzione politica.

Si può prendere spunto anche dalla decadenza della democrazia. L’ideologia democratica moderna si è sviluppata col capitalismo, anche si non si è mai esitato a violarla a danno di lavoratori in sciopero e delle classi sfruttate, e nella maniera più funesta nei confronti dei popoli coloniali, definiti “razze inferiori”, con spedizioni che, usando cannoni, gas e mitragliatrici contro masse armate di sole spade, pugnali, o al massimo vecchi fucili, somigliavano sinistramente a esecuzioni di massa.

L’evoluzione della democrazia porta alla trasformazione dei partiti, compresi quelli di origine operaia, in carrozzoni elettorali, col compito di veicolare il consenso. Oggi, soprattutto nei paesi più colpiti dalla crisi, questi partiti caudatarii si vedono smascherati, e ciò costringe il capitale a ricorrere ad un aperto autoritarismo, a commissariare gli stati tramite governi “tecnici”, con i partiti consenzienti a cedere il potere purché rimangano intatti i privilegi. Un tragico carnevale. La sostanza del fascismo non richiede orbace, gagliardetti, teschi, anche se, con un clima di reazione come l’attuale, rispuntano pure quelli.

Sugli Stati Uniti, ed ecco cosa ci dice Megachip: “Mentre la gente se ne andava a godersi l'happy hour, lo scorso venerdì sera, il presidente Barack Obama firmava un ordine esecutivo che potrebbe dargli il potere di istituire la legge marziale negli Stati Uniti in tempo di pace o durante una minaccia nazionale. L’ordine esecutivo “sulla preparazione delle risorse della difesa nazionale” darà a Obama il potere di sovrintendere a «risorse e servizi necessari a sostenere tali piani e programmi.» Molti americani sono rimasti scioccati nello scoprire che l'ordine conferisce al presidente ‘un potere praticamente illimitato sui cittadini statunitensi e le loro proprietà’.
Tutto in nome della ‘sicurezza nazionale’, naturalmente.”(2)

Anche chi si fosse illuso di ottenere la trasformazione della società attraverso il parlamento e la democrazia, si accorge che della vecchia democrazia è rimasto il guscio vuoto. Non è possibile far ruotare all’indietro la ruota della storia, non si possono rivitalizzare le morte ossa della società liberaldemocratica. La voce delle masse potrà risuonare ancor più forte quando nascerà la forma di partecipazione della popolazione al governo, che ha come precedenti le Comuni di Parigi e di Monaco di Baviera, i soviet del periodo di Lenin e Trotsky, i consigli di Germania…

Questi sono solo alcuni esempi di come si possa coniugare la lotta per la difesa dell’occupazione, della natura e dell’agibilità politica dei lavoratori alla prima fase del comunismo, quella socialista.

Si potrebbero aggiungere altri esempi, e certamente chi legge sarà in grado di segnalarli.

24 marzo 2012

Note

1)“Addio vecchio bobby, arriva il privato”, Il Manifesto, 23 -3 - 2012

2) (http://www.megachip.info/tematiche/legalita/7952-obama-ha-firmato-un-decreto-sulla-legge-marziale.html)

Michele Basso

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Oltre la crisi. Oltre il capitalismo»

Ultime notizie dell'autore «Michele Basso (Savona)»

7262