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(4 Novembre 2009) Enzo Apicella
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Il 5 giugno nel ventre della bestia

il volantino di convocazione delle manifestazioni a Washington DC, San Francisco, Los Angeles

(6 Giugno 2004)

La crisi in Iraq e nell’intero Medio Oriente diventa sempre più intensa…
UNISCITI ALLE MANIFESTAZIONI PER QUESTA EMERGENZA IL 5 GIUGNO a Washington DC, San Francisco, Los Angeles e in altre parti

a Washington DC: raduno a mezzogiorno alla Casa Bianca (Lafayette Park) Marcia verso l’abitazione di Donald Rumsfeld

a San Francisco: raduno alle ore 11 del mattino alla Piazza delle Nazioni Unite (Market tra 7th & Hyde, Civic Center BART)

a Los Angeles: raduno a mezzogiorno a Olympic & Broadway Marcia verso il Federal Building, nel centro della città

Tutti coloro che sono attenti agli avvenimenti, sanno che noi ci troviamo ad un punto di svolta nella storia. Il popolo degli Stati Uniti deve agire ora per manifestare la sua opposizione alla visione dell’Amministrazione Bush della “guerra senza fine”, ai suoi programmi di tortura e di morte. Il mondo intero ci sta osservando, per vedere se il popolo degli USA insorge contro questa emergenza.

Il 5 giugno, in risposta all’appello lanciato dalla Coalizione A.N.S.W.E.R., migliaia di persone scenderanno per le strade. Ogni giorno che passa significa per molte persone la morte, fino a che a questa Amministrazione sarà concesso di portare avanti le sue guerre criminali, le occupazioni, la tortura e le aggressioni. Perciò, nello stesso tempo, ogni giorno costituisce un’opportunità che deve essere raccolta negli USA come un momento contro gli sviluppi e le conseguenze della guerra. Con l’azione, oggi, possiamo fare la differenza.

Gli sviluppi in Medio Oriente in questi ultimi pochi giorni enfatizzano l’importanza delle mobilitazioni del 5 giugno a Washington DC, San Francisco, Los Angeles e in altre località, per “Ritirare le Truppe a Casa Immediatamente!”.

IRAQ:

- La resistenza popolare all’occupazione USA si è ulteriormente intensificata in seguito all’annuncio che l’agente da lungo tempo della CIA, Iyad Alawi, è stato nominato “Primo Ministro” nel “governo sovrano Iracheno”, che entrerà in funzione il 30 giugno. Alawi aveva lasciato l’Iraq nel 1971, aveva lavorato per qualche periodo per il servizio di spionaggio Britannico MI6, ed era ritornato in Iraq al seguito degli occupanti USA. Funzionari del suo Partito, l’Iraqi National Accord, sono stati attaccati e dati alle fiamme durante le recenti sollevazioni popolari.

- Secondo dati ufficiali USA non troppo affidabili, almeno 205 soldati Statunitensi hanno trovato la morte nei mesi di aprile-maggio di quest’anno, e centinaia sono stati feriti molto gravemente. Dall’inizio dell’invasione dell’Iraq, più di 800 militari di truppa sono stati ammazzati e 5.000 seriamente feriti. I funzionari USA non ci forniscono dati sulle perdite degli Iracheni, ma almeno 15.000 di costoro sono stati uccisi e decine di migliaia e più feriti negli ultimi 14 mesi. Migliaia di Iracheni sono stati sottoposti a vessazioni e nelle prigioni USA ad abusi e a torture sistematicamente sadiche. La tortura umiliante, gli assassini, la distruzione di abitazioni e la cacciata in esilio di tanta gente in tutto il mondo sono la norma di una macchina bellica razzista in espansione, che deve assolutamente essere fermata.

- Il 30 giugno avverrà l’unico vero cambiamento al potere solo con l’uscita di scena del dittatore USA, L. Paul Bremer, per l’ingresso del nuovo dittatore USA John Negroponte, il nuovo “ambasciatore” degli Stati Uniti in Iraq. Più di 135.000 militari USA e a guida USA continueranno ad occupare l’Iraq.

- Il 5 giugno noi marceremo per esigere: “Tutte le Truppe Straniere Fuori dall’Iraq!”

PALESTINA:

- Il 5 giugno scadrà il 37.esimo anniversario dell’insediamento di Israele nella Cisgiordania, a Gaza, nelle alture del Golan, e in parte dell’Egitto, dopo la guerra del 1967.

- Il governo di Sharon sta portando avanti le sue brutali e spietate aggressioni e i massacri contro il popolo Palestinese, che si oppone con la sua resistenza all’occupazione di fronte ad una soverchiante potenza di fuoco, fornita principalmente dagli USA. Due settimane fa, elicotteri d’attacco forniti dagli USA hanno lanciato missili, i carri armati proiettili e mitragliatrici hanno aperto il fuoco su i dimostranti per le strade del campo profughi di Rafah, ammazzando almeno 18 personee ferendone gravemente altre 55, compresi tanti bambini.
Il mondo intero ha condannato questa aggressione oltraggiosa – con l’eccezione del governo degli Stati Uniti.

- Il 5 giugno noi marceremo per esigere: “la Fine dell’Occupazione Coloniale dall’Iraq alla Palestina – Appoggiamo il Diritto al Ritorno!”

Ed ora proprio in Iraq e in Palestina la crisi sta diventando più profonda. La collera pubblicamente espressa verso gli USA “mai è stata più intensa” nelle parole del Presidente Egiziano Mubarak, lui stesso un fedelissimo sostenitore e cliente di Washington. L’occupazione della Regione del Golfo e della Palestina, con il posizionamento di basi per le truppe USA, di navi e di forza aerea a coprire tutta l’area, ha giocato un ruolo chiave nel far scattare la scintilla della prima grande insurrezione all’interno dell’Arabia Saudita. In Afghanistan, scontri con perdite costituiscono “i segnali di una rivolta militante sempre più crescente nel sud” della regione. (Reuters, 29 maggio, 2004)

Contemporaneamente, la squadra iper-aggressiva di Bush ha rovesciato il governo democraticamente eletto del Presidente Jean-Bertrand Aristide e ha occupato Haiti. Inoltre sono state decretate nuove misure ostili contro Cuba, preparando il lavoro di base per un possibile attacco militare in un prossimo futuro.Hanno anche cercato di minacciare e scalzare il governo progressista del Venezuela, hanno insediato nuove basi nelle Filippine, e stanno minacciando un nuovo conflitto in Corea.

E in casa, questo governo dei ricchi e per i ricchi continua ad attaccare tutte le azioni che vogliono affermare i diritti del lavoro e dei lavoratori, i diritti civili e le libertà, i diritti delle donne, l’eguaglianza dei matrimoni, l’ambiente e tante altre cose ancora, mentre loro sguazzano nei miliardi, nel tentativo di conseguire la “ricchezza globale”.

Solo un movimento di popolo può dare una svolta completa a tutto questo. Noi non possiamo aspettare o confidare sulle elezioni di Novembre; noi non possiamo lasciare passare i giorni e che la morte faccia il suo corso. Il 5 giugno dobbiamo tutti mobilitarci a Washington DC, a San Francisco, a Los Angeles, e dappertutto! Uniamoci:

Urla la Verità al Potere
Migliaia marceranno dalla Casa Bianca alla casa di Rumsfeld
Per accusare: "Bush e Rumsfeld – Colpevoli di crimini di guerra!"

A.N.S.W.E.R. Coalition

Fonte

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