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(Chi non occupa preoccupa)

Nuovo spazio liberato a Padova!

(29 Marzo 2012)

Da pochi giorni i giovani del Collettivo Politico Gramigna hanno occupato un nuovo spazio a Padova, in via Forcellini all’intero di un quartiere popolare. La ex scuola era abbandonata da quasi dieci anni e lasciata marcire in disuso tra degrado e sporcizia. I ragazzi e le ragazze hanno così pensato di liberare questo spazio e renderlo nuovamente vivibile al quartiere e alla collettività, iniziando a costruire iniziative e momenti di aggregazione.

Conosciamo da sempre quello che rappresenta il Gramigna, in tante occasioni i vari posti occupati sono stati teatro di iniziative di appoggio e solidarietà con i lavoratori e con le lotte operaie. La stessa gestione delle occupazioni ha sempre visto fianco a fianco studenti, disoccupati e lavoratori lottare uniti contro una speculazione che tiene abbandonati numerosi edifici pubblici per poi magari speculare con vendite poco chiare o lasciandoli marcire a spese nostre.

La cosa che più ci fa incazzare è infatti vedere tante strutture pubbliche abbandonate mentre cresce tra i giovani il bisogno di posti di socialità non commerciali. Anche noi lavoratori del Picchetto ci siamo più volte scontrati con un’amministrazione comunale che tante volte ci ha negato l’utilizzo di sale pubbliche per organizzare iniziative sul tema della salute nei posti di lavoro, della disoccupazione o del precariato; è il caso del Consiglio di quartiere 2 nord che, con le seguenti parole, ci negava l’uso di una sala pubblica per fare un’iniziativa sui facili licenziamenti tra i lavoratori delle Cooperative: “..Inoltre si precisa che il tema trattato non appare di stretto interesse per la popolazione del Quartiere, in base al Regolamento per uso sale.” Una motivazione davvero poco tecnica e molto politica.

Questa è una città governata da istituzioni che sistematicamente negano gli spazi a chi vuole smascherare lo sfruttamento che questa società impone ai proletari; l’amministrazione comunale, guidata dal PD, sgombera da decenni le esperienze di autorganizzazione dei giovani, come nei confronti del Gramigna, che per tante volte si è visto chiudere lo spazio dalla celere e con infamanti campagne mediatiche.

Ma i giovani del Gramigna, con questa nuova occupazione, dimostrano che l’unica via per resistere è lottare uniti, senza mai cedere a chi li vuole zitti e asserviti alle logiche perdenti delle istituzioni.

Il Gramigna ha sempre dato spazio ai lavoratori, agli studenti, ai disoccupati! Ha sempre restituito alla collettività gli spazi lasciati al degrado! Per questo noi siamo al loro fianco, perché la loro lotta è anche la lotta di ogni lavoratore che vuole una città libera dalle logiche commerciali e uno spazio dove potersi autorganizzare!

Operai e lavoratori de “Il Picchetto”

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