">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Risorgete Partigiani greci

Risorgete Partigiani greci

(25 Febbraio 2012) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Un governo borghese debole significa un popolo forte

(29 Marzo 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in it.kke.gr

La Segretaria Generale del CC del KKE ha parlato nel corso della grande manifestazione del partito in Piazza Sintagma, davanti al Parlamento, martedì 20 marzo. Nel mentre i partiti borghesi all'interno del Parlamento approvavano un nuovo accordo per il prestito al paese. Con questo accordo la coalizione di governo dei socialdemocratici del PASOK e dei liberali di ND assieme alla troika cercano di incatenare il popolo per i prossimi 30 anni.

Manifestazioni simili del KKE hanno avuto luogo nei capoluoghi di tutte le regioni e in altre città del paese, sfociando nella maggioranza dei casi in cortei di massa. Migliaia di lavoratori vi hanno preso parte: dipendenti e autonomi, donne e giovani. Con slogan del tenore: "No all'accordo sul prestito - Non vivremo in catene!" "Nessun consenso, nessun arretramento", "Avanti lavoratori, come un pugno abbatteremo protocolli e padroni!"

Va notato che in Grecia ha preso avvio il periodo pre-elettorale, nonostante non sia stata annunciata la data ufficiale per le elezioni, fissata tra il 19/4 e le prime due settimane di maggio.

Ad Atene, la Segretaria del Comitato Centrale, Aleka Papariga, ha sottolineato nel suo discorso "che lo scontro è totale. Due strategie stanno entrando in conflitto: da un lato la strategia degli interessi del capitale e dall'altra quella che rappresenta gli interessi della classe operaia e dei lavoratori autonomi poveri nelle città e nelle campagne (...) La differenza in questa battaglia elettorale sarà il voto dato al KKE. Solo rafforzando il Partito Comunista può esser inviato un messaggio genuinamente popolare che intimidisca i terroristi della reazione e quelli che sono pronti al compromesso al momento giusto. (...)

Il governo Papademos e i suoi alleati del PASOK e di ND hanno assunto un obbligo, prima delle elezioni: lavorare sodo per dare attuazione alle numerose nuove misure barbariche adottate e a emanarne di nuove.

Riguardo la questione "l'Unione europea o il caos", rispondiamo che: "Voi portate il caos; noi abbiamo la forza per impartirvi una dura lezione alle urne e soprattutto per far partire il conto alla rovescia per la nostra liberazione da ogni forma di sfruttamento capitalista e ogni legame imperialista".

Per quanto riguarda l'accordo sul prestito la Segretaria del CC del KKE ha detto che "Esso costituisce, insieme ai protocolli vecchi e nuovi, il primo atto di un dramma in più atti, che perdurerà fino al 2042. In questo quadro, mese dopo mese, trimestre dopo trimestre, verrà sferrata un'offensiva a lungo termine contro le forze sociali popolari, gli operai, gli strati popolari poveri della città e della campagna. Un'offensiva unitaria del capitale che richiede risposta unita e il contrattacco: uno per tutti e tutti per uno ".

Per quanto riguarda la rinegoziazione del debito e le misure adottate, vomitate da tutti i partiti borghesi e opportunisti, Aleka Papariga interroga: "Come si combinano il miglioramento della vita dei lavoratori, con l'osservanza di quanto concordato?" E ha aggiunto: "Certo non stanno negoziando per il bene dei lavoratori, ma, in modo più o meno esigente, per gli interessi di una o dell'altra sezione del capitale, a seconda della forza di tale sezione e del suo potenziale sui mercati internazionali. Tali negoziati saranno condotti dai dirigenti dei partiti borghesi e opportunisti. Diciamo che nonostante la loro capacità di negoziazione, non otterranno nulla.

La competitività consiste in una gara tra quale paese è campione nelle misure anti-operaie. La competitività non è altro che una gara che approfondirà le disuguaglianze. Non è un caso che si parli sempre di più di paesi dei Balcani, di Europa dell'Est, del Nord o del Sud. Non è una questione di geografia, ma una questione di classe.

Che cosa dicono i sostenitori della UE riguardo le assurdità che hanno millantato al popolo per anni? Che cosa dicono tutti coloro che han parlato di convergenza, di solidarietà sociale, di sviluppo stabile e di prosperità? E' evidente che parte della sinistra trova conveniente spiegare le disuguaglianze in termini morali, senza riferimenti politici e di classe. E' conveniente ingannare le persone in questo modo, suggerendo che vi sia una soluzione all'interno del sistema, che esista capitalismo umano e uno selvaggio. Altri attaccano esclusivamente la Troika, perché ci priva della sovranità nazionale, come se la Troika fosse giunta da sola, come se fosse al di sopra di UE, FMI e BCE. La firma del Trattato di Maastricht e la dichiarazione che resteremo nell'Unione europea qualunque cosa accada, legittima la Troika (...) L'adesione all'imperialismo dell'Unione europea, l'Unione degli stati capitalisti, implica l'accettazione delle disuguaglianze, l'accettazione della più acuta concorrenza all'interno dell'alleanza predatoria, l'accettazione delle decisioni che fanno di volta in volta i paesi capitalistici più forti nella catena imperialista all'interno e all'esterno dell'UE". Questi alcuni passaggi dell'intervento della SG del CC del KKE.

A. Papariga in conclusione ha dichiarato che: "Non nascondiamo al popolo che né una miglior difesa né un attacco migliore sono sufficienti. La lotta deve essere condotta fino al termine, fino al potere della classe operaia-popolare, per il disimpegno dall'Unione europea, la socializzazione, la pianificazione a livello nazionale, il controllo della classe lavoratrice-popolare e la cancellazione unilaterale del debito. Naturalmente nessuno sta andando alle urne per il potere della classe operaia, di conseguenza non è necessario un pieno accordo. Tuttavia il popolo deve votare per raccogliere le forze, l'esperienza e il coraggio con il fine di impedire nuove tragedie e lottare per ciò che gli appartiene e appartiene ai suoi figli".

21/03/2012

Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Partito Comunista di Grecia (KKE)

5915