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Sotterranei della giustizia

Sotterranei della giustizia

(14 Novembre 2009) Enzo Apicella
Tre medici e tre agenti penitenziari indagati per la morte di Stefano Cucchi

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(Omicidi di stato)

SENZA MEMORIA NON C’E’ FUTURO

DOMANI ALLE 14.30 IN VIA DEGLI SPECCHI E POI ALLE 17 IN PIAZZA PER RICORDARE MARIO SALVI.

(6 Aprile 2012)

“Mario Salvi, così come Piero, Claudio, Walter, Giorgiana, Roberto, Valerio, fa parte di un pezzo fondamentale di storia di quella sinistra extraparlamentare e rivoluzionaria che dalla fine degli anni sessanta, subito dopo il biennio 1968-69, aveva invaso le scuole, le fabbriche, i quartieri e le piazza dell’Italia per tutti gli anni ’70.”

Lo afferma in una nota Claudio Ortale, vicepresidente del Consiglio del Municipio XIX e Capogruppo Prc/FdS.

“Anni affollati e pieni di rivolte che non si potevano ridurre negli spazi stretti dei partiti storici dell’allora sinistra istituzionale. Anni fatti di stragi, di assassini, di manifestazioni, di occupazioni, di barricate e… di compagni arrestati.”

“Momenti importanti per molte generazioni del nostro paese - precisa il capogruppo di Rifondazione Comunista FDS - che attraversarono quegli anni a viso aperto; sapendo anche che nel mettere il tuo impegno militante per protestare contro l’ingiusta condanna del compagno anarchico Marini potevi anche morire, così come accadde il 7 aprile del 1976 a Mario Salvi, freddato alle spalle dall’agente penitenziario Velluto. Mario aveva solo 21 anni”

“Nel mese di gennaio dello scorso anno la morte aveva portato via la madre di Mario, Caterina Terenzi, storica militante socialista e all’epoca animatrice del Circolo Vittoria Nenni a Torrevecchia. Poco prima - prosegue Ortale - era volato via il compagno Claudio Rotondi, per me l'Ayatollah Rotondi, dal quale avevo imparato, tra l’altro, a sostituire le retine dei vecchi ciclostili a via dei Volsci.”

“Domani alle 14.30 ci vedremo in via degli Specchi, là dove fu assassinato e dove una targa lo ricorda. Poi alle 17.00 saremo nuovamente a Primavalle, il quartiere dove Mario viveva con la sua famiglia e dove faceva politica con gli altri compagni e compagne dell’autonomia operaia romana, nella piazza che porta il suo nome: Piazza Mario Salvi.”

“Come scrisse un compagno lo scorso anno - conclude il capogruppo di Rifondazione FDS - dopo la morte della madre di Mario: ma soprattutto mi convince della necessità di coltivare la memoria… senza memoria non c’è futuro. La lotta continua.”

CLAUDIO ORTALE
Vicepresidente del consiglio del Municipio ROMA 19 e Capogruppo PRC FDS

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