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(15 Giugno 2010) Enzo Apicella
Il ricatto della Fiat: "Sopravvivere da schiavi o morire di fame"

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Fiat chiude : dopo termini imerese, irisbus di valle ufita (av)

(7 Aprile 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it

Fiat chiude : dopo termini imerese, irisbus di valle ufita (av)

foto: www.cobas.it

Sono tuttora in CIG i 1200 lavoratori di Termini “ in attesa di nuovo imprenditore” , ora se ne aggiungono altri 800 di Irisbus , oltre alla ben più grave sofferenza di migliaia dell’indotto.

Eppure Fiat Industrial – di cui fanno parte Irisbus, Iveco, Cnh – sorta come separazione da Fiat Auto nel 2011 chiude in attivo, con un utile di gestione di 1,6mld e utile netto di 0,7mld.

Eppure i bus insieme ai furgoni , sono gli unici mezzi che tirano ; di cui c’è domanda ed espansione, proprio per le caratteristiche del Paese , la cui vocazione storica – tra turismo e ambulanti – è l’arte di arrangiarsi !

Ma allora , perché Fiat continua a liquidare stabilimenti ?

A condannare i lavoratori e le loro famiglie ? A disastrare l’Italia ?

Intanto si avverte che la prossima candidata alla chiusura è la Cnh ( macchine agricole-movimento terra) e dunque della appena nata Fiat Industrial rimarrebbe la sola Iveco , che non se la passa proprio bene e che da tempo è nel mirino del gigante Mercedes.

Ai margini dell’Assemblea degli Azionisti Fiat ( bilancio consuntivo 2011: ricavi per 77mld ; utile netto 1,4mld ; indebitamento 5,5mld ; appannaggi per milioni di euro ai manager) ieri il cinico e baro Marchionne chiariva :” la Fiat è libera di investire dove vuole”.

Come a dire”faccio come mi pare ,se devo chiudere lo faccio come e quando voglio, non devo rendere conto ad alcuno! Me ne frego della compatibilità italiana,ho rotto con Confindustria”

Del resto, tutta la politica industriale della Fiat è votata alla chiusura. Le vendite in Italia e UE sono un disastro , non vengono prodotti nuovi modelli , non si può reggere la concorrenza in anni di crisi prolungata con Panda, Punto e ‘500 !

E’ evidente la volontà del gruppo Fiat di puntare alla chiusura di almeno 2 dei 5 stabilimenti”auto”: Mirafiori è del tutto improduttivo con Cig fino al 2013 e Cassino funziona con Cig intermittente. Prendere atto di questa cruda realtà , significa per i lavoratori non piangersi addosso e di puntare sin da ora – creando comunicazione , alleanze e partecipazione diffuse – a raggiungere lo scopo occupazionale, con il passaggio da lavoro a lavoro e nella garanzia del reddito.

Perché al gruppo Fiat, di che fine fanno i lavoratori non gliene frega proprio niente ; lo si vede con Termini e Irisbus : se i lavoratori non ci pensano da soli e per tempo, poi sono cavoli amari ! In tempi di fabbrica-caserma , di licenziamenti senza la giusta causa dell’art.18.

Ultima presa per i fondelli di Marchionne , quella del marchio “ Jeep” sulle maglie della Juventus :

“Abbiamo scelto Jeep per la lettera iniziale in comune con la Juventus, perché entrambe hanno avuto momenti difficili e si sono risollevare” , una pubblicità ingannevole che andrebbe sanzionata oltre che dai lavoratori , anche dai tifosi .

Roma 6.4.2012

Cobas Lavoro Privato

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