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Siria

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(16 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Siria: No ad un’altra Libia

(7 Aprile 2012)

Noi, presenti all’Assemblea contro la guerra alla Siria, tenutasi a Napoli, a Palazzo Giusso, il 19 marzo 2012:

· di fronte alla forsennata campagna condotta dai mass media tendente a presentare come “inevitabile ed umanitario” un imminente intervento contro la Siria;

· di fronte al grave riconoscimento, da parte del governo italiano e dell’Unione Europea, del Consiglio Nazionale Siriano, che invoca l’intervento armato dell’occidente, quale “unico e legittimo rappresentante del popolo siriano”;

· di fronte allo scatenarsi in Siria di scontri armati in cui la gran parte dei rivoltosi (il sedicente Esercito libero siriano ) sono pilotati, finanziati ed armati dall’Occidente e che, oltre a seminare lutti e distruzione, ostacolano una efficace lotta per un cambiamento non subordinato agli interessi occidentali e all’islamismo reazionario;

· di fronte alla imminente aggressione che il nostro Paese si appresta a scatenare contro la Siria, anche con l’acquisizione di nuovi armamenti;

· di fronte all’identico scenario che si profila per l’Iran, dove dopo aver tentato la carta della rivoluzione verde, ci si prepara – con Israele come ariete – a giustificare un bombardamento con i presunti pericoli derivanti dal programma nucleare iraniano

· di fronte al silenzio complice delle “democrazie” occidentali sulla repressione compiuta dai loro alleati (Arabia Saudita, Bahrein) contro le rivolte di quei paesi e a quella israeliana nei confronti dei palestinesi

· di fronte alla repressione della persistente mobilitazione espressa dal coraggioso popolo egiziano nella totale indifferenza di quelle stesse potenze.

Riteniamo non più rinviabile la presa di parola dei pacifisti italiani. L’assenza di opposizione e di mobilitazione contro l’intervento armato in Libia da parte del movimento, che in alcuni casi è diventata, in nome della difesa di una presunta primavera libica, uno schieramento netto a favore dei bombardamenti NATO, è stata pagata con morti e distruzione proprio dal popolo libico, ancora oggi vittima dei massacri portati avanti dagli ascari arrivati al potere grazie ai bombardamenti della NATO. Ma è stata ed è pagata dai lavoratori, dai precari, dalle donne dei paesi aggressori, Italia in primis, con il rafforzamento dei governi, le politiche di tagli e sacrifici nel mentre crescono a dismisura le spese militari.
Gli effetti di un’aggressione alla Siria ed all’Iran sarebbero ancora più devastanti. Non possiamo permetterlo. E’ ora di ridiscendere in campo ed opporsi fermamente a questa escalation con cui i governi, a partire dal nostro, stanno ridisegnando la spartizione del pianeta per tentare di uscire dalla crisi.
Per questo chiamiamo i sinceri pacifisti, gli attivisti, quanti si oppongono alle politiche del governo Monti e quanti sono schierati al fianco dei popoli oppressi dall’imperialismo, a indire un’assemblea nazionale da tenersi a Napoli il 28 aprile, da cui far scaturire prime iniziative di mobilitazione contro l’intervento in Siria ed Iran. Tra queste, sin da adesso, proponiamo la convocazione di presidi da tenere davanti alle basi NATO ed italiane e alle sedi governative.

Invitiamo i singoli e i collettivi che lo condividono, ad aderire a quest’appello e a diffonderlo.

Napoli 19 marzo 2012

ASSEMBLEA NO WAR NAPOLI

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