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Moody's vivendi

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(18 Maggio 2010) Enzo Apicella
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Bologna: art. 18 per tutti i lavoratori delle cooperative

A chi dice meno, rispondiamo più

(26 Giugno 2002)

Mentre si cerca di rendere residuali la sanità e le pensioni, scippare il TFR a favore dei Fondi Pensione, si attaccano i salari e il contratto nazionale, il Governo continua a insistere sul progetto di rendere i licenziamenti sempre più facili mettendo mano all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori che consente al Giudice di reintegrare nel luogo di lavoro chi viene licenziato senza una giusta causa.

La RdB, che ha dato vita a numerose iniziative e scioperi per difendere l’articolo 18, oggi è impegnata non solo a tutelare chi l’articolo 18 già lo ha, ma ad estenderlo a quei milioni di lavoratori che, lavorando in piccole aziende o con contratti atipici, non sono mai stati tutelati dai licenziamenti immotivati.

I DIRITTI NEL MONDO DEL LAVORO DEVONO ESSERE UGUALI PER TUTTI, A PRESCINDERE SE SI LAVORI IN GRANDI O PICCOLE AZIENDE, O IN COOPERATIVE, SE SI ABBIA UN CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO O SI SIA IN BALÌA DELLE NUOVE FORME DI ASSUNZIONE PRECARIA!

Anche in questo il governo Berlusconi si è fatto forte delle sciagurate scelte già operate dai precedenti governi: un esempio drammatico è l’art.18 per i soci lavoratori delle cooperative.

La legge che definisce la figura di socio lavoratore, firmata ai tavoli della concertazione da CGIL CISL UIL con il governo di centro sinistra, ci ha riservato una brutta sorpresa: LA NON APPLICAZIONE DELL’ART 18 NEL CASO DI LICENZIAMENTO DEL SOCIO LAVORATORE.

Non possiamo tollerare che lavoratori che già subiscono un livello di ricatto e precarietà altissimo, tra appalti al ribasso e flessibilità esasperata, vengano esclusi da tale diritto proprio nel momento i cui si parla di estensione a tutti di tale “garanzia” (se così la si vuol chiamare).

CISL e UIL ritengono negoziabile con il Governo la questione, la CGIL rifiuta questo negoziato ma rifiuta anche di chiedere di estendere la tutela dell’art. 18 a chi oggi è ingiustamente escluso.

E’ INTOLLERABILE CHE ESISTA CHI DICE DI VOLER DIFENDERE I LAVORATORI DALL’ATTACCO ALLO STATUTO DEI LAVORATORI E NON SI RICORDI DI QUEI LAVORATORI A CUI PROPRIO LORO HANNO TOLTO TALE DIRITTO.

Questo riguarda tutti i lavoratori delle cooperative, siano facchini o operai, assistenti alla persona o impiegati, così come riguarda tutti gli altri lavoratori “più garantiti” che si ritrovano fianco a fianco a lavoratori maggiormente ricattabili.

SCIOPERO DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE DI BOLOGNA E PROVINCIA INTERA GIORNATA DI VENERDI’ 28 GIUGNO 2002

Con presidio sotto la Lega Coop.

Appuntamento alle ore 11 in Viale A. Moro 30 c/o l’Aula Magna della Regione.

Centro di documentazione e lotta - Roma

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