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(4 Dicembre 2012) Enzo Apicella

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No Tav il giorno degli espropri

(13 Aprile 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it

No Tav il giorno degli espropri

foto: www.cobas.it

Cominciati in mattinata e conclusi senza incidenti i sopralluoghi per la occupazione temporanea degli ultimi due ettari dell'area di cantiere: tra dimostrazioni simboliche e occupazioni dell'autostrada.

L'assemblea No Tav è iniziata con un lungo applauso a Marisa Meyer, l'anziana che per tre ore si è incatenata contro gli espropri. "Siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto. E abbiamo dimostrato di e non essere soli in Italia": ha detto nel suo intervento Alberto Perino, leader del movimento. Infatti nel corso della giornata ci sono state manifestazioni contro la sede del Pd a Genova, alla stazione di Cosenza e contro una filiale di Banca Intesa.

Contro gli espropri di alcuni terreni è stata una lunga giornata in Valle: dimostrazioni e blocchi stradali, ma senza alcuno scontro con le forze dell'ordine. Sin dal mattino presto è iniziato un blocco della A32 Torino-Bardonecchia all’imbocco della galleria del Prapuntin. Per primi sono partiti un centinaio di studenti delle superiori, poi si sono uniti tanti altri. Barricate hanno chiuso l’accesso alla galleria nei due sensi. Poi un gruppo di una ventina di attivisti No Tav ha bloccato la strada statale 24 in Valle di Susa, nei pressi di Chianocco. Infine alla rete del cantiere di Chiomonte si è fatta ammanettare Marisa Meyer, anziana attivista No Tav. Quando un operaio ha reciso le manette con una tronchesina, i No Tav all'esterno della recinzione l'hanno applaudita e hanno intonato il canto di 'battaglià del Movimento: "La Valsusa paura non ne ha".

Le procedure di occupazione temporanea sono illegittime perché era assente l'autorità competente e espropriante, ovvero Rfi - dice Massimo Bongiovanni, uno degli avvocati. Sono 20 su una sessantina di privati i proprietari di terreni nell'area di cantiere di Chiomonte che stamani si sono presentati alla convocazione della Ltf per la determinazione degli indennizzi per l'occupazione temporanea, che sarà di almeno cinque anni. Gli altri appezzamenti sono di proprietà pubblica. La dimensione varia da tre a un migliaio di metri quadri. Le operazioni per l'occupazione temporanea degli ultimi due ettari dell'area di cantiere per il tunnel esplorativo della Torino-Lione si sono concluse intorno alle 12. Tra i proprietari chiamati anche Luca Abbà, il militante No Tav precipitato da un traliccio e ricoverato in ospedale. Al suo posto si è presentato Alberto Perino, che ha ricevuto la delega. Dal gruppo di attivisti che presidiano il cancello d'ingresso al si è alzato il grido "Assassini, assassini".

A Roma: in 500 in corteo per il quartiere di S.Lorenzo , fino a raggiungere lo scalo ferroviario e occupare temporaneamente una palazzina in disuso interno allo scalo, limitrofa alla linea ferroviaria dell'Alta Velocità. Lì, dopo aver imbandierato l'area con bandiere NO Tav, si sono svolte delle brevi comunicazioni e distribuito materiali lungo lo scalo S.Lorenzo, l'arteria di grande viabilità che è rimasta intasata. Poi, in breve tempo è sopraggiunta una quantità di forza pubblica che si è schierata subito minacciosa, pronta a caricare e sgombrare l'occupazione e il presidio. Visto il raggiungimento del risultato, in diretta con la mobilitazione NO Tav in Val Susa e ovunque in Italia, si è preferito non dare adito ad alcuna perdita e ulteriore spazio alla repressione, così che alla ore 21 si è dismessa l'occupazione e dato appuntamento per il 12/4 a piazza dell'Immacolata, dentro S.Lorenzo, per il proseguimento delle iniziative pubbliche previste fino a domenica 15 aprile.

Ancora repressione giudiziaria. A Roma gli inquirenti hanno aperto un ennesimo capitolo che colpisce sette compagni/e rei di aver partecipato alle iniziative di protesta contro l'ex governo Berlusconi: era il 14 settembre 2011 quando sotto il Parlamento la massiva protesta - partecipe i lavoratori dei Cobas e del sindacalismo di base, il movimento per l'acqua, i centri sociali e gli studenti - fu caricata e aggredita, con numerosi compagni contusi. Ora l'azione vendicatrice degli inquirenti con imputazioni mostruose “ devastazione e saccheggio ... resistenza...", con compagni già condannati alle misure restrittive della firma quotidiana. Così come si ha notizia che a breve verranno disposte altre numerose misure restrittive nei confronti di partecipanti alla manifestazione del 15 ottobre a Roma.

Roma 12.4.12

Comunicato Conf.Cobas. il giorno degli espropri.pdf 82,17 k

Confederazione Cobas

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