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ALEMANNO E IL BILANCIO 2012: MA DI QUALE RISANAMENTO SI PUO’ VANTARE IL SINDACO?

(27 Aprile 2012)

26 aprile 2012

“Davvero un bel libro dei sogni il Bilancio di previsione 2012 del Sindaco Alemanno. A parte il dettaglio della spesa che compare solo nel documento pluriennale 2012-2014, mentre dovrebbe essere indicato nell’annuale, sembrerebbe all’apparenza che Alemanno sia diventato all’improvviso saggio ed attento al deficit.”

Lo afferma in una nota Claudio Ortale, vicepresidente del Consiglio del Municipio XIX e Capogruppo Prc/FdS.

“Vediamo alcuni dati: il gabinetto del Sindaco costa ai romani quasi 37 milioni di euro, ai quali bisogna aggiungere oltre 3 milioni e mezzo per l’ufficio stampa del nostro Sindaco. Si raggiunge così una bella cifra che supera i 40 milioni di euro. Al confronto l’ultimo Walter Veltroni, attaccato proprio su tale tasto dolente da Alemanno quando sedeva sui banchi dell’opposizione, era quasi un francescano (tra virgolette e non poche).”

“L’Assemblea Capitolina ed i relativi uffici pesano sul bilancio previsionale per oltre 47 milioni. In pratica tra Assemblea Capitolina, Gabinetto di Alemanno e uffici Staff si arriva alla modica cifra di 87.732.715 milioni. A questi importi per la spesa corrente si aggiungono ben 18,5 milioni per una tal direzione esecutiva che non è affatto precisata. Per la sicurezza, Patto Roma Sicura, oltre ai 324 milioni che si mettono per la polizia municipale ci sono altri 5 milioni e passa di euro. Nel filone dei cosiddetti progetti strategici e per i grandi eventi (ma non erano quelli che avevano sempre contestato a Veltroni?) si mettono 14 milioni. Somme pesanti e non si capisce per farci cosa?”

“Altra voce depistata in mezzo ai tanti numeri: le spese per le mai morte consulenze. Si indicano spese per complessivi 322 mila euro, quando poi nel dettaglio dei dipartimenti si legge, ad esempio, che solo per le periferie si prevedono spese pari ad 1.011.822 euro. I pezzi più interessanti del welfare cittadino e delle politiche culturali - precisa il capogruppo di Rifondazione Comunista FDS - della ribattezzata Roma Capitale restano invece fortemente penalizzate: quasi 108 milioni per i servizi educativi (nidi e scuole dell’infanzia), appena 56,5 milioni per le politiche abitative (in una città che vive drammaticamente l’emergenza casa e con migliaia di sfratti sulla testa) e 81 milioni per quelle culturali.”

“Ai municipi arrivano poche gocce di coramina e gli stanziamenti proposti per la spesa corrente non tengono assolutamente in considerazione il numero importante, ad esempio, dei residenti. Per gli organi istituzionali dei 19 municipi si prevede una spesa di quasi 116 milioni di euro. Infine, per i trasporti e servizi, tra titolo I e titolo II, si prevede una spesa di ben 1.390.008.952 di euro.”

“Basta questo dato per capire quanto la riunificazione dei tre pezzi del trasporto pubblico cittadino, ATAC, Metro e Trambus, voluto da Alemanno negli anni precedenti - prosegue Ortale - non abbia sortito alcun effetto benefico per il bilancio capitolino, visto anche le modalità di assunzioni clientelari e nomine operate. Solo nel bilancio 2010 la cifra era quasi la metà: 772.499.839 milioni di euro. Stesso dicasi per AMA che passa dai 131 milioni del bilancio 2010 agli attuali 720 milioni del previsionale 2012.”

“Ciliegina finale, ecco che ti riappare la somma di 11,8 milioni per l’acquisto dell’edificio di via Napoleone III, sede nazionale occupata di Casa Pound, per garantirsi ancora dei buoni rapporti con i fascisti del terzo millennio.”

“Insomma, ma di quale risanamento si può vantare il sindaco Alemanno? Il solo ragionare sulle cifre sopra riportate ci fa ben capire che questo sarà davvero l’ultimo bilancio di un Sindaco, il quale non vede ormai l’ora di lasciare il Campidoglio e la sua maggioranza ormai disgregatasi. Basta vedere i tempi ulteriormente posticipati per la ripresa del dibattito in aula, solo giovedì 3 maggio, su bilancio e holding. Tema quest’ultimo - conclude il capogruppo di Rifondazione FDS - sul quale davvero Gianni Alemanno potrebbe scivolare decisamente. La lotta per liberare Roma continua.”

Claudio Ortale - Vicepresidente del Consiglio del Municipio Roma 19 e capogruppo Prc/FdS

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