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(30 Settembre 2010) Enzo Apicella
Terzigno: una nuova discarica nel territorio di produzione del Lacryma Christi

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Fiumicino, nuova protesta antidiscariche
il comitato: "Pizzo del Prete non si tocca"

(30 Aprile 2012)

A Torre in Pietra manifestazione di Rifiuti zero per salvare l’area, indicata dal ministro Clini insieme a Monte Carnevale, come “sito temporaneo idoneo”. La delibera votata dall’assise comunale non mette al sicuro il territorio. A partire dalle ore 15, si ritroveranno cittadini, agricoltori ed associazioni per ribadire il proprio 'no' ad un qualsiasi “polo dei rifiuti” sul territorio e nelle aree limitrofe. Ci sarà anche un corteo sulla via Aurelia

pizzo del prete


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Rifiuti, a Fiumicino la protesta non si ferma. Nuovo appuntamento del Comitato rifiuti zero a Torre in Pietra dove oggi, lunedì 30 aprile, a partire dalle ore 15, si ritroveranno cittadini, agricoltori ed associazioni per ribadire con fermezza il proprio “no” ad un qualsiasi “polo dei rifiuti” sul territorio e nelle aree limitrofe. All’indomani della delibera, votata all’unanimità dall’assise comunale durante il consiglio straordinario che si è tenuto venerdì scorso, il Comitato torna a far sentire la propria voce. Perché non ci siano “equivoci” e la volontà popolare – "No a discariche ed inceneritori" – sia rispettata.

NOTIZIA ALLARMANTE - “Questi sono giorni decisivi per salvare il nostro futuro, quello dei nostri figli e del nostro territorio”, dichiarano al comitato. “In un clima di inaccettabile superficialità”, proseguono, “il ministro all’ambiente, Corrado Clini, ha dichiarato che i siti maggiormente idonei per la discarica provvisoria sono Monte Carnevale, nel XV municipio, proprio al confine con Fiumicino, e Pizzo del Prete, a nord del territorio. Questa allarmante notizia ci impone di intensificare la nostra lotta e di far sentire ancora più forte la nostra protesta”.

LA PROTESTA - La partita sui rifiuti si sta chiudendo in questi giorni: alla data del 30 giugno prossimo, quando Malagrotta chiuderà, mancano ormai soltanto due mesi. E il comitato non intende “perdere tempo”. Ecco la ragione della manifestazione con annesso corteo sulla via Aurelia alla quale sono invitati tutti i cittadini e le forze politiche per “essere in tanti e gridare forte le nostre ragioni e farci ascoltare”. E se le notizie dovessero essere confermate, è già stato fissato un secondo appuntamento, sempre a Torre in Pietra, per sabato 5 maggio alle ore 9.30. Lo slogan? Sempre lo stesso: “Pizzo del Prete non si tocca. No discariche no inceneritori sì rifiuti zero”.

DEMOCRAZIA PARTECIPATA - Sono trascorsi 344 giorni di lotta, manifestazioni, convegni, spettacoli, gazebo, nonché l’immancabile assemblea settimanale, prima che finalmente la volontà popolare prevalesse. Queste le dichiarazioni del Comitato Rifiuti zero Fiumicino a commento della delibera antidiscarica votata a via Portuense il 27 aprile. “Il consiglio comunale”, aggiungono al comitato, “ha dato prova che quando viene ascoltata la cittadinanza e se ne recepiscono le istanze, le proposte e le proteste, superando le divisioni di partito, tenendo in mente solo la tutela dell’interesse pubblico, si possono scrivere pagine di grande democrazia partecipata”.

Nel documento vi sono degli altri punti interessanti – ampliamento delle isole ecologiche, avvio della raccolta differenziata e porta a porta su tutto il territorio grazie ad un finanziamento della Provincia - ma a Rifiuti zero sono chiari: “A noi”, puntualizzano, “interessa sottolineare questo no che abbiamo cercato da maggio dello scorso anno e che siamo riusciti a costruire insieme con un lavoro costante e puntuale dalla base fino alle stanze della politica locale”.

PIZZO DEL PRETE - Secondo Rifiuti zero, un contributo prezioso è arrivato da tutti “per la maturità e l’intelligenza dimostrate”. Ed a Claudio Lauteri, proprietario dell’azienda di prodotti biologici dove era stata individuata l’area idonea per la discarica, il comitato rivolge un ringraziamento per essersi sempre opposto. Comincia così una nuova stagione di lotta. Pizzo del Prete è ancora in pericolo, alla luce delle dichiarazioni del ministro Clini, in qualità di secondo sito idoneo a livello ambientale. Per stilare la “graduatoria”, il ministro, per sua stessa ammissione, non avrebbe tenuto in considerazione alcuna caratteristica paesaggistica, archeologica, sociale e politica. “E come buca ad alto gradimento ci sarebbe Pizzo del Prete”, denuncia Rifiuti zero, che adesso è in attesa di conoscere il pronunciamento del commissario Giuseppe Pecoraro che entro il 4 maggio dovrà indicare uno o più siti temporanei. Nel frattempo, la protesta continua.

Maria Grazia Stella - www.paesesera.it

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