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LA DONNA é IMMOBILE.

(30 Aprile 2012)

La donna è immobile.

Piu’ che immobile, morta.
Una volta la bruciavano perché strega.
Poi sembrava fosse tornata, la strega.
E metteva paura !
Adesso, che ogni cosa sembra tornata al suo posto,
e che i “casini” sono finiti, la strega è sparita.
Al suo posto è rimasta la donna.
Non piu’ strega, ma sempre morta.
Non muore perchè strega, ma perché donna.

Oggi, come allora,
il potere, la chiesa, la famiglia, gli uomini uccidono, le donne muoiono.

54 donne assassinate per mano maschile dall’inizio dell’anno ad oggi.

Quelle fortunate che sopravvivono, hanno vita dura, la piu’ dura di tutte la società.
Piu’ precarie di tutti, supersfruttate e discriminate nei posti di lavoro, vittime di persecuzioni, usate ed abusate da prostituzione, pubblicità e mercato, incarcerate a vita in famiglie e nei rapporti “finchè morte non vi separi”, lapidate ed oppresse da preti e mullah.
L’unica differenza tra il medioevo ed oggi è che, oggi, la “società civile” si “indigna”.
Solo quella borghese, di “società civile”, s’intende!
Da chi vuole “piu’ spazio sui media”, a chi afferma la “valenza simbolica del rapporto arretrato
( ma va? ) uomo donna in Italia, al volontaristico invito agli uomini di “aprire gli occhi e camminare con le donne per arrestare questo orrore”, alla richiesta di una “commissione straordinaria” insieme ad un “piano di sicurezza” e ad un “inasprimento delle pene”.
Un dibattito ed una “indignazione” spesso di nicchia, ancor piu’ spesso di stato, che infervora e coinvolge trasversalmente il cielo della politica interessata all’altra metà del cielo elettorale piu’ che alla pelle femminile.

Le altre, fanno silenzio, dimentiche che con la scopa le streghe ci volavano.
Altro che spazzare!

Quando tornare a far paura,
a far tremare l’intera società?

combaThelma