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(8 Febbraio 2011) Enzo Apicella
4 bambini Rom muoiono nell'incendio della loro roulotte causato forse da una stufetta

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(La tolleranza zero)

Rivolta nel Cara del Fosso dell’Osa

(4 Maggio 2012)

Protestano per il cibo che definiscono “schifoso”, per il limbo senza fine in cui sono stati precipitati nel momento in cui – scappando dalla Libia per la guerra – sono finiti in Italia. E’ di nuovo rivolto nel Cara di via del Fosso dell’Oca, alle porte di Roma in zona Anguillara. Un centro di “accoglienza”, questo in cui da tempo filtrano notizie sulla insoddisfazione degli ospiti: mancherebbe latte in polvere per i bambini, pannolini, il pocket money che la legge riconosce come diritto a chi è in attesa di un pronunciamento della commissione per il riconoscimento dell’asilo sarebbe sempre insufficiente. E periodicamente scoppiano delle rivolte: gli ospiti (loro malgrado) occupano il centro e poi invadono la strada, sperando che qualcuno noti la loro protesta. Peccato che il cnetro si trovi in una zona del tutto fuori mano, e dunque le loro vivaci proteste arrivano solo alle orecchie della holding che gestisce il cnetro – La Cascina e Domus Caritatis – che prontamente avverte la polizi9a: anche stamattina,s econdo le ultime notizie, a far visita ai rivoltosi sono arrivati i celerini.



Il Cara di Anguillara è un altrro di quegli “oscuri” posti nati a decine dopo l’”emergenza” del marzo scorso. Profughi sbattuti in varie parti d’Italia, con un’organizzazione approssimativa e tanto spazio per chi è pieno di “iniziativa”. Che, come si sa, può essere buona, ma anche no. Così in alcune parti d’Italia i profughi sono riusciti ad entrare e diventare protagonisti di progetti ben fatti, che prevedono un’accoglienza piena e reciproca, progetti di integrazione e distribuzione a piccoli gruppi nei territori così da creare relazioni proficue. In altri casi i profughi (ovviamente la distinzione attiene al destino di ciascuno) sono invece finiti in megastrutture gestite da mega organizzazioni, con risultati a quanto pare piuttosto scadenti. Basti pensare che, appunto, ad Anguillara ancora prima di lamentarsi per la mancanza di docuemnti e per i tantissimi problemi sul fronte legale, ci si lamenta della qualità del cibo.

Cinzia Gubbini - Babelblog (ilmanifesto.it)

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