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Ustica. Monumento all'assassino ignoto

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(Omicidi di stato)

Pisa. Una giornata nel ricordo di Serantini e contro la repressione dei nostri giorni

(6 Maggio 2012)

Franco Serantini

Il 7 maggio prossimo ricorrerà il 40° anniversario della scomparsa di Franco Serantini:
«studente/lavoratore di origine sarda, anarchico, Franco è morto nel 1972 nel carcere Don Bosco di Pisa per le percosse ricevute dalla polizia mentre partecipava ad una manifestazione antifascista».

La vicenda di Franco Serantini ha segnato profondamente tutta la città di Pisa .
Dopo la morte, gli amici e i compagni di Franco, insieme a gran parte della città, lo hanno voluto ricordare apponendo una targa sull’edificio ex collegio Pietro Thouar, dove aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita, e ponendo nell’attigua piazza un monumento di marmo. Da quel momento per tutte le persone legate a Franco, e per tanti pisani in generale, Piazza San Silvestro è diventata di fatto Piazza Serantini.

E in quella piazza a 40 anni dall'arresto a suon di botte (serantini morirà dopo 38 ore di agonia nel carcere di don bosco) si sono dati appuntamento in centinaia fin dalla mattina di Sabato 5 maggio 2012 . "Una storia che si mantiene tragicamente attuale anche alla luce di fatti che se pur diversi nelle modalità si mantengono simili nella sostanza. Proprio perché non ci basta ricordare abbiamo deciso di dedicare la tavola rotonda che si è tenuta oggi, sabato 5 maggio, alla repressione e alla violenza dello stato odierna in risposta alle manifestazioni di dissenso politico. intitolandola: “Omicidi di stato, abusi di potere e repressione in Italia: i casi Serantini, Giuliani e Mastrogiovanni”" dicono gli organizzatori che raccolgono tutto il movimento antifascista pisano, dagli anarchici a Rifondazione, dai centri sociali alle associazioni , dai Cobas ai collettivi studenteschi
E dopo un pranzo popolare un volantinaggio per le vie cittadine, alle 17.30 oltre 200 persone hanno partecipato alla tavola rotonda con Haidi Giuliani, Ezio Menzione e il comitato Mastrogiovanni a cui sono intervenuti anche i Collettivi zone del silenzio e gruppo sulla crisi e sulla repressione che hanno presentato il loro dossier "repressione in tempo di crisi" scaricabile anche dal web (http://www.cobaspisa.it)

Le mobilitazioni continueranno per la intera settimana fino al corteo nazionale degli anarchici (aperto alle realtà di movimento) che si terrà a Pisa sabato 12 maggio

Federico Giusti - Cobas Pisa

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