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(12 Agosto 2010) Enzo Apicella
Dopo numerosi rinvii, sembra che gli Stati Uniti rispetteranno i tempi previsti per il ritiro delle truppe dall’Iraq

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(Iraq occupato)

Iraq, servizi Usa confusero pollai con depositi missili

(notizia adnkronos)

(20 Giugno 2004)

Washington, 17 giu. - (Adnkronos) - L'intelligence americana finisce nell'occhio del ciclone. I servizi Usa, infatti, nell'analizzare le foto scattate dai satelliti sull'Iraq scambiarono numerosi pollai per depositi di missili Scud. Non finisce qui. Sulla base di queste notizie sbagliate, gli ispettori dell'Onu esaminarono una serie di allevamenti di polli senza naturalmente trovare nulla di sospetto. E a ricordo di quell'inutile caccia, un gruppo di esperti d'armamenti delle Nazioni Unite si fece stampare una serie di magliette con la scritta: "Ballistic Chicken Farm Inspection Team" (squadra d'ispezione di allevamenti balistici di polli).

A raccontare al 'Los Angeles Times' lo 'scivolonè dell'intelligence a stelle e strisce e’ un ex ispettore Onu in Iraq. Ma l'episodio non è l'unico errore commesso dai servizi Usa riportato oggi dal quotidiano californiano. Ben più grave, infatti, il fatto che gli esperti non siano mai riusciti a identificare chi fossero le misteriose persone che parlavano in una serie di tre nastri registrati portati dal segretario di Stato Colin Powell al Consiglio di Sicurezza nel febbraio 2003.

Anzi, il tabloid californiano rincara la dose facendo sapere che Powell li fece anche ascolare in aula, dicendo che si trattava d'intercettazioni elettroniche di esponenti della forza d'elite della Guardia Repubblicana. Citando quindi gli analisti d'intelligence, il segretario di Stato aggiunse che quei dialoghi provavano che gli iracheni stavano nascondendo armi proibite. Ma l'ex capo della squadra incaricata di trovare le armi di distruzione di massa in Iraq dopo la caduta di Saddam, David Kay, ha rivelato al 'Los Angeles Times' che in realtà la Cia non riuscì mai a identificare le voci sui nastri, nè a capire dove si trovassero.

"Tutto quello che sapevamo è che qualcuno stava nascondendo qualcosa da qualche parte e diceva all'altro: non parlarne", ha precisato Kay. La Cia, che già non era riuscita a prevedere l'invasione del Kuwait, non fu in grado di costituire una buona rete di spie nel Paese arabo dopo la prima guerra nel Golfo e così si appoggiò anche su altri servizi. Ad esempio il capo oggi dimissionario della Cia, George Tenet, lodò pubblicamente in febbraio il lavoro di due spie ingaggiate dal MI6 britannico.

Tuttavia esponenti della Central intelligence agency hanno confidato al quotidiano californiano che nessuno uomo della Cia potè mai interrogare le due spie e che le loro informazioni non hanno in alcun caso trovato conferma. La serie di errori compiuti dall'intelligence americana viene riportata oggi sulle colonne del tabloide, mentre si aspetta la prossima pubblicazione di un rapporto della Commissione intelligence del Senato, molto critico nei confronti dei servizi.

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