Capitale e lavoro :: Licenziamenti politici

Immagini da un'assemblea contro i licenziamenti politici

(10 Maggio 2012)

"Scene di (stra)ordinaria lotta di classe": questo il titolo di un'assemblea tenutasi a Roma il 5 maggio. Un'iniziativa sui licenziamenti politici, ma non solo.
Nella vicenda di Riccardo Antonini, ferroviere licenziato perché consulente di parte dei familiari delle vittime della strage di Viareggio (luglio 2009) emerge dell'altro.
Uno spaventoso "incidente" in un posto di lavoro s'è trasformato in una strage di cittadini, uccisi nelle loro case. L'agghiacciante episodio, evitabile rispettando norme elementari di sicurezza, è un esempio di quella che Antonini definisce "insicurezza insostenibile" per i padroni: quella, cioè, che si traduce in tante vittime in una volta sola (come alla ThyssenKrupp). La quotidiana perdita della vita, nei cantieri e nelle fabbriche, di una sola persona per volta, per lorsignori è invece segno di una "insicurezza sostenibile". Dunque, Viareggio ci rivela molto sul sistema economico italiano.
Luis Manuel - parlando a nome dei lavoratori delle cooperative della logistica di Pioltello - ci ha illustrato le fasi salienti di una lotta vera, aspra come quelle che - nei decenni passati - hanno portato le generazioni precedenti a strappare migliori condizioni di vita e di lavoro al padronato.
Una lotta condotta da lavoratori immigrati privi delle più elementari tutele. Un proletariato giovane che - Pioltello e lotte nella logistica a parte - si farà presto sentire anche in altri contesti.
E che già oggi impressiona in quanto portatore di quella energia e di quella determinazione che sembrano ancora mancare a tanti lavoratori nativi, pur sottoposti ad un attacco sempre più intenso, tale da investire ogni residua garanzia sociale.

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prima parte
seconda parte

Alido Contucci