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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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(11 Maggio 2012)
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Anche con questa tornata elettorale si riconferma che laddove la sinistra esprime una sua autonomia e indipendenza dalle melmose acque del centrosinistra, pur risentendo delle dinamiche nazionali segnate dall’ennesimo aumento dell’astensionismo, riesce a ottenere buoni risultati come nell’ottimo caso di Cervignano del Friuli, che con il 6,96% della lista “Svolta di Sinistra” ha saputo proporre all’elettorato una vera alternativa al sistema di potere del PD.
Allo stesso modo, pur con le dovute differenze e particolarità, evidenziamo la positiva riconferma a Cormons di “Uniti per Cormons” (contenitore di una sinistra altrimenti polverizzata), che con suo 43,94% vince su tutti fermando le destre sotto il 20% e lasciando la coalizione: PD, SEL, IDV ad un misero 16,94%,.
Il risultato negativo per il centrosinistra registrato a Gorizia con la riconferma al primo turno del sindaco di centrodestra uscente, caso raro in questa tornata elettorale, avviene a spese dei partiti minori (FdS al 2,51%, SEL al 2,87%, IDV 3,27% e Forum per Gorizia al 2,23% ) ed in particolare ai danni della sinistra, che rimanendo al traino del PD (17,10%) e delle sue beghe interne, viene travolta anche per l'eclatante risultato del Movimento 5 Stelle (8,97%), alla sua prima prova elettorale.
Contro tendenza rispetto a questo nostro ragionamento, ma più per le peculiari condizioni dei comuni in interessati che per un’effettiva motivazione politica, sono la conferma del centrosinistra a di Sagrado, dove la FdS ottiene un significativo 10,56% benché in accordo con la lista civica del PD (Orizzonti Comuni al 47,49%) e il positivo dato del centrosinistra (PD, FdS, IDV, SEL, Unione Slovena e lista civica) a Duino Aurisina, che vince con il 45,94% e riesce a sottrarre alle destre il comune carsico tradizionalmente di sinistra.
Particolarmente frustrante è invece la sconfitta di San Canzian d’Isonzo, storico comune della cintura “rossa” del mandamento monfalconese, dove la coalizione di FdS, SEL, IDV e Lista civica“Città Futura” ottiene un lusinghiero 40,38%, superata però da quella del PD alleato a due liste “civetta”, che raggiunge il 47,91% anche con l’aiuto della destra (la quale ha agevolato il voto del proprio elettorato verso questa coalizione favorendone la vittoria).
Ciò nonostante, la sconfitta della sinistra a San Canzian (FdS 13,59%, SEL 5,29%, Lista civica “Città Futura” 14,27%) è dovuta anche alla mancanza di discontinuità con l’esperienza amministrativa precedente.
Questi risultati confermano che radicalità, coerenza e autonomia, come ha dimostrato il caso di Cervignano e quelli di Ruda e Monfalcone di un anno fa, sono le chiavi di svolta per una sinistra che vuole rimanere tale e riconnettersi al proprio popolo oggi messo sotto scacco dalla crisi economica in atto.
Pertanto la riproposizione di aggregazioni locali o su dimensione regionale che comportino l’alleanza col PD sostenitore delle privatizzazioni, della TAV, e del governo Monti/BCE e le riproposizioni stantie di schemi che evocano la negativa esperienza dell’epoca Illy e di un centrosinistra appiattito al centro, sono da scartare subito, come appunto anche queste elezioni hanno nettamente dimostrato.
Comunisti Uniti Monfalcone
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