">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

Don Riccardo Seppia

Don Riccardo Seppia

(20 Maggio 2011) Enzo Apicella
In carcere a Genova don Riccardo Seppia, accusato di acquistare cocaina che scambiava con ragazzini in cambio di prestazioni sessuali

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(L'oppio dei popoli)

Come la Chiesa "difende" la vita

(14 Maggio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cattolicesimo-reale.it

Come la Chiesa "difende" la vita

foto: www.cattolicesimo-reale.it

Più o meno in coincidenza con la comparsata clerico-fascista contro la legge 194 - denominata Marcia per la vita e organizzata il 13 maggio a Roma da fascisti vecchi e nuovi (sindaco di Roma compreso), deputati di CL e dell'Opus dei, vescovi e cardinali di curia - si è appreso che il Vaticano ben sapeva la sorte riservata dalla dittatura argentina a decine di migliaia di desaparecidos.

«La politica dei “desaparecidos”», ha scritto l’11 maggio su Pagina 12 Horacio Verbitsky (ripreso in Italia da Il fatto quotidiano nella trad. di Carlo Antonio Biscotto) «era nota fin dal 10 aprile 1978 alla Commissione esecutiva della Chiesa cattolica… Tutto questo risulta da un documento rinvenuto nell’archivio della Conferenza episcopale argentina» e «redatto a cura del Vaticano al termine di un pranzo con Videla».

Secondo il documento Videla disse che gli scomparsi erano morti ma che dichiararli tali avrebbe fatto sorgere delle domande (dove sono stati sepolti?, da chi? ecc.) cui «le autorità di governo non possono rispondere sinceramente in quanto la cosa coinvolge diverse persone», cioè chi li aveva sequestrati, torturati, uccisi o aveva fatto sparire le spoglie. Il documento riferisce anche le pressioni già allora in atto da parte dei parenti delle vittime per conoscere la sorte dei loro congiunti. Questo dialogo molto franco, osserva l’articolista, «sottolinea la complicità con cui Videla e i responsabili dell’episcopato valutavano e decidevano in che modo rispondere alle denunce della gente avvertite da entrambe le parti come una minaccia». Sono complicità che arrivano al nunzio apostolico Pio Laghi, amico di Videla, e al Vaticano, che il documento fece redigere e al cui vertice c’era allora il santificando Giovanni Paolo II, anche lui molto impegnato nella «difesa della vita».

Ancora una volta la Chiesa “difende” solo le vite potenziali, utili per controllare, opprimere e limitare quelle reali, delle donne in primo luogo, mentre è in prima linea, da duemila anni, quando si tratta di eliminare, con l’inquisizione, la caccia alle streghe, le crociate, il sostegno al miliardario o al dittatore di turno, tutte le altre.

cattolicesimoreale.it

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «L'oppio dei popoli»

Ultime notizie dell'autore «cattolicesimoreale.it»

6448