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(14 Maggio 2012)
Nei giorni scorsi la protesta organizzata a Napoli contro Equitalia e il complesso dei dispositivi di usura antisociale che stanno perseguitando lavoratori, precari, pensionati e piccoli proprietari ha saputo sintonizzarsi con l’umore e le reali condizioni di disagio di ampie fette di popolazione. Un diffuso e variegato malessere che, spesso, sfocia nella tragica disperazione individuale
Non è un caso che a questa manifestazione sia stata riservata una repressione violenta a cui sta seguendo una vergognosa campagna di criminalizzazione che tende ad accostare tale tipologia di protesta ad episodi oscuri e marginali che poco o nulla hanno a che fare con la nostra dimensione politica di movimento che resta pubblica, di massa ed alla luce del giorno. Si cerca inoltre di strumentalizzare e impaurire i lavoratori della Agenzia delle Entrate tentando vanamente di dividere un movimento di lotta che ha l’unico interesse di non pagare un debito contratto da altri.
La mobilitazione contro Equitalia, la necessità di ostacolare la rapina fiscale contro salari, stipendi e pensioni, l’urgenza di far pagare – per davvero- chi non ha mai pagato, il rifiuto di farsi schiacciare dai meccanismi strangolatori del debito sono punti programmatici di una battaglia democratica e di civiltà che sosteniamo e che vogliamo articolare e generalizzare nei posti di lavoro, nei territori e nell’intera società.
Il Comitato No/Debito non intende lasciare soli gli attivisti e le reti sociali di movimento che a Napoli, ma anche in altre parti d’Italia, si sono mobilitate attorno a questa vicenda la quale è, particolarmente, esemplificativa dello stato di degrado in cui versano le condizioni di vita e di lavoro di larghi settori sociali triturati dalle conseguenze dell’incidere della crisi economica.
Il Comitato No/Debito in connessione con quanti, forze politiche, culturali e sociali, vorranno portare il loro contributo analitico e di azione si rende disponibile alla costruzione di una giornata di mobilitazione nazionale contro Equitalia anche attraverso la convocazione di una manifestazione per le prossime settimane.
Un rilancio, quindi, della mobilitazione la quale dovrà, comunque, intrecciarsi e dialogare con l’insieme delle proteste contro Monti, la sua politica economica e sociale e i diktat dei poteri forti dell’Unione Europea.
Roma, 14 Maggio 2012
comitato nazionale NO DEBITO
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