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La Fiom e la Fiat

La Fiom e la Fiat

(29 Dicembre 2010) Enzo Apicella
La Cgil attacca la Fiom per essersi opposta al ricatto di Marchionne

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A due anni e 5 mesi dal varo e’ scoppiato il ‘piano’ di marchionne (attenti ai cocci !)

(15 Maggio 2012)

I ritmi di lavoro sono impossibili: I 2.000 addetti nella newco non ce la fanno mentre si avvicina il rischio licenziamento per i 3.300 lavoratori di fiat ed ergom ancora in cassa

A stare alle dichiarazioni di marchionne del 22 dicembre 2009 oggi a pomigliano si dovrebbero produrre 270.000 panda - con le 18 battute e 3 turni a ciclo continuo dal lunedi al sabato - con 5.500 addetti ed ulteriore incremento occupazionale (gli 800 della ergom)

Di fatto la produzione panda e’ ridotta ai minimi termini e non e’ suscettibile di significativi incrementi produttivi; 3.000 lavoratori dal prossimo luglio 2013, allo scadere della ‘cassa’ per cessazione di attivita’ in fiat automobiles, sono a serio rischio-licenziamento; stessa sorte si appresta per gli 800 addetti ergom (come per termini imerese, a fabbrica chiusa) nonche’ per le migliaia addetti alle aziende dell’indotto

A questo punto bertinotti e rinaldini (che all’epoca magnificarono il ‘piano-fantasma’) con napolitano che effigio’ marchionne del titolo di cavaliere del lavoro dovrebbero quantomeno chiedere scusa ai lavoratori della fiat

Questa e’ la situazione oggettiva e decisamente in contrasto con quanto ancora va raccontando spudoratamente marchionne che, proprio ieri, alla fiera del libro di torino, consigliava a monti di “fare per l’italia quello che lui e’ stato capace di fare per fiat e pomigliano”

Bella “faccia da culo” vien da dire !

Il fatto e’ che marchionne e monti (suo ex collega nell’esecutivo nazionale della fiat) stanno portando allo sfascio ‘stile grecia’ l’industria e l’italia e le avvisaglie del disastro gia’ si stanno anticipando in campania (con la progressiva e massiccia deindustrialiazzazione in atto indotta dalla fiat) ed in sicilia con la chiusura di termini imerese e i tagli governativi alla spesa e ai servizi pubblici che, alla fine del 2012, mettono a rischio licenziamento 22.000 precari.

Altro che a rischio la “coesione sociale”: L’accoppiata marchionne-monti sta nei innescando una vera e propria ‘bomba ad orologeria destinata a deflagrare nei prossimi mesi!

14/5/2012

Slai cobas - coordinamento provinciale di Napoli

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