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NO MUOS

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(10 Agosto 2013) Enzo Apicella
Un centinaio di manifestanti no-Muos è riuscito a sfondare la recinzione e ad entrare nella base militare americana di Niscemi, in Sicilia.

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(Il saccheggio del territorio)

No al mostro sullo stretto

III Meeting Internazionale Contro il Ponte sullo Stretto (Capo Peloro, 17-25 luglio 2004)

(22 Giugno 2004)

III Meeting Internazionale Contro il Ponte sullo Stretto (Capo Peloro, 17-25 luglio 2004)


Nonostante il Parlamento Europeo abbia escluso il ponte dalla lista delle opere europee prioritarie ed abbia espresso fondati dubbi sia sull'impatto socio-economico che su quello ambientale;

Nonostante il TAR di Catania, accogliendo il ricorso di 103 cittadini messinesi, abbia rinviato alla Corte Costituzionale alcuni punti della Legge Obiettivo (che esclude le comunità locali dalle decisioni riguardanti la realizzazione di "grandi opere");

Nonostante l'ultimo bilancio della società "Stretto di Messina", che dovrebbe realizzare il ponte, si sia chiuso con un passivo di più di un milione di euro dopo aver già divorato finora 200 miliardi di lire dei contribuenti, con la connivenza della lobby dei progettisti;

Nonostante in tutta Italia stia montando l'opposizione popolare ad ogni progetto di devastazione del territorio: dalla lotta al sito unico per i rifiuti nucleari a Scanzano Jonico alle sollevazioni contro le discariche di Pace, Rapolla e Ariano Irpino; dalla lotta ai termovalorizzatori a quella contro l'inutile terzo traforo del Gran Sasso;

il Governo Berlusconi proclama che il ponte sullo stretto si farà comunque e si prepara alla nomina del general contractor

CHI BEN COMINCIA E' A META' DELL'OPERA

Gli stessi fautori del ponte sanno benissimo che questa opera, oltre che estremamente dannosa, è irrealizzabile; tuttavia sono fortemente intenzionati alla posa della prima pietra. L'interesse principale è appaltare i primi lavori, quelli del movimento terra, i più a rischio dal punto di vista dell'inquinamento mafioso. Poco importa se poi i lavori non saranno mai conclusi.

ESISTE UNA ALTERNATIVA!

Noi riteniamo che il ponte sullo stretto non debba assolutamente essere costruito. Per questo chiediamo lo scioglimento della società "Stretto di Messina", buco nero che sperpera denaro pubblico. Promuoviamo e sosteniamo iniziative che smantellino la scellerata "legge obiettivo". Lottiamo affinché i soldi necessari ai cantieri del ponte siano utilizzati più proficuamente: per interrompere la privatizzazione dei servizi pubblici, realizzare opere di vera utilità sociale, garantire una migliore qualità della vita per tutti. Di queste ed altre tematiche relative alla costruzione delle alternative al modello liberista si discuterà nell'ormai consueto appuntamento estivo di Torre Faro.
L'unico ponte che vogliamo è quello fra i popoli.

MESSINA SOCIAL FORUM
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