Imperialismo e guerra :: Scenari africani

MALI: PROVE DI SECESSIONE NEL NORD

(28 Maggio 2012)

L’annuncio dell’unione di Ansar al Din e Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla), dato sabato al termine di una riunione tenuta a Gao, si è tradotto nell’auto-dissoluzione dei due gruppi e nella costituzione di un Consiglio transitorio dello Stato islamico dell’Azawad. Un’evoluzione rigettata dal governo di Bamako che da due mesi ha perso il controllo del nord del paese, in mano ai due gruppi appena dissolti e altre formazioni armate tra cui Al Qaida nel Maghreb Islamico (Aqmi).

Secondo il Journal du Mali, l’unione di Ansar al Din e di Mnla costituisce una “sorpresa” se si considerano le divergenze tra due movimenti che in questi mesi hanno combattuto fianco a fianco nell’ambito di una alleanza tattica ma che avevano dichiaratamente obiettivi diversi: l’imposizione della sharia su tutto il Mali, Ansar al-Din, la creazione di uno Stato indipendente dell’Azawad, i tuareg dell’Mnla.

Il neo Consiglio transitorio contiene in effetti entrambi questi elementi (Azawad e islam) e saranno i prossimi giorni a dire se le sue due anime riusciranno a convivere.

Bamako, intanto, non può che restare a guardare: mentre il capo del governo di transizione Cheick Modibo Diarra si trova ad Abidjan per ulteriori colloqui, il presidente di transizione Dioncounda Traoré è tuttora a Parigi dove si è recato la scorsa settimana ufficialmente per accertamenti medici in seguito a un’aggressione subita nel suo ufficio da sostenitori dei militari autori del golpe del 22 marzo.

Una situazione di instabilità che sta favorendo i gruppi ribelli del nord. Secondo varie fonti della MISNA, nel nord i ribelli stanno reclutando nuovi combattenti, anche minorenni, e stanno cercando di rafforzare gli arsenali a disposizione. A Gao, riferiscono fonti di stampa internazionale, un deposito di armi sotterraneo dell’esercito sarebbe anzi finito nelle mani di Al Qaida.

[GB]

Misna