">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

Bell'Italia amate sponde

Bell'Italia amate sponde

(16 Maggio 2009) Enzo Apicella
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha reiterato al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, la richiesta di porre fine alla prassi del respingimento di migranti dalla Libia.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(La tolleranza zero)

Le sbarre più alte. MEDU presenta il rapporto sul Cie di Ponte Galeria

(29 Maggio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Verrà presentato domani, nell'Aula I della Facoltà di Lettere della Sapienza di Roma, alle ore 15.00, “Le sbarre più alte. Rapporto sul centro d'identificazione ed espulsione di Ponte Galeria a Roma”. Il rapporto è curato dalla Onlus Medu-Medici per i Diritti Umani, che ha aderito alla campagna LasciateCIEntrare.

I centri di identificazione ed espulsione garantiscono il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali dei migranti trattenuti? A quattordici anni dall'istituzione dei CPTA/CIE, quali sono la rilevanza e l'efficacia della detenzione amministrativa nel contrasto dell'immigrazione irregolare? Da queste domande parte l'analisi del rapporto, incentrato sul Cie di Ponte Galeria che si dimostra una struttura inefficace per i suoi scopi, costosa (3milioni e 600mila euro l'anno) e congenitamente incapace di garantire il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali delle persone che vi sono rinchiuse (in media 240).

Le condizioni nei Cie, l'assistenza sanitaria e le misure repressive sembrano essere peggiorate negli ultimi anni e soprattutto a seguito dell'estensione della detenzione massima, triplicata da sei a 18 mesi. Secondo Medu "il prolungamento a 18 mesi del trattenimento sembra aver contribuito unicamente ad esacerbare gli elementi di violenza e disumanizzazione di queste strutture" e il Cie è "un nuovo tipo d'istituzione totale, luogo generatore di violenza e di esclusione". Il clima nei Cie di tutta Italia sembra davvero rovente, in questi mesi si sono susseguiti scioperi delle fame, rivolte e fughe. L'ultimo episodio proprio ieri, quando cinque magrebini “ospiti” del Centro di identificazione ed espulsione di Torino sono saliti sul tetto della struttura con una sbarra di ferro per protestare contro i rimpatri coatti.

A conclusione di questa e di altre indagini, portate avanti in strutture diverse, lungo tutta la penisola, “MEDU ritiene che le criticità ripetutamente rilevate nel corso degli anni sulla natura e il funzionamento dei CPTA/CIE abbiano una tale rilevanza e pervasività da rendere indispensabili e urgenti sia l'abbandono dell'attuale sistema di detenzione amministrativa, sia l'adozione contestuale di strategie di gestione dell'immigrazione irregolare più razionali, articolate e rispettose dei diritti fondamentali della persona”.

Valutazioni condivise dai promotori della campagna LasciateCIEntrare, a cui aderisce anche DirittiDistorti, che sabato 2 giugno organizzano un incontro pubblico di confronto sul futuro dei Cie al Teatro valle di Roma. “E' giunto il momento di affermare che la stagione dei CIE deve essere superata – afferma Gabriella Guido, coordinatrice della campagna - sono luoghi in cui la violazione del rispetto della dignità umana è evidente e inconfutabile; luoghi che non hanno ragion d'essere e dichiaratamente fallimentari sia come prevenzione dell'immigrazione illegale sia per la garanzia e tutela della democrazia”.

29-05-2012

Valentina Valentini
DirittiDistorti

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «La tolleranza zero»

Ultime notizie dell'autore «DirittiDistorti»

4194