">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Guerra e pace

Guerra e pace

(25 Dicembre 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    SITI WEB
    (Imperialismo e guerra)

    FARC-EP: comunicato del blocco orientale all'opinione pubblica,

    (7 Luglio 2004)

    nazionale ed internazionale che:

    1. Nello sviluppo dell'operazione "resistenza, Comandante Urías Rondón" durante il mese di maggio, le unità guerrigliere che fanno fronte alla cosiddetta "Operazione Patriota", nell'area compresa tra i municipi di San Vicente del Caguán nel dipartimento del Caquetá, la Macarena nel dipartimento del Meta, e Miraflores, Calamar ed il distretto di Cachicamo nel dipartimento del Guaviare, hanno realizzato le seguenti azioni militari:

    - attacchi, combattimenti ed utilizzo di campi minati: 208
    - militari morti e feriti: 116 e 131
    - totale dei nemici messi fuori combattimento: 247
    - elicotteri messi fuori uso: 4
    - aeroplani della polizia messi fuori uso: 1
    - guerriglieri morti e feriti: 15 e 14
    - miliziani bolivariani feriti: 1
    - guerriglieri catturati: 1
    - totali dei guerriglieri messi fuori combattimento: 31
    - fucili persi: 9

    2. In altri combattimenti, senza includere la totalità dell'area del Blocco Orientale, abbiamo avuto i seguenti risultati:

    - il 10 maggio alle ore 04.30, unità del Blocco si sono scontrate con i paramilitari a Puerto Esperanza, Jardín, La Macarena, Las Delicias, Caño Claro e Puente Cumaral del Castillo, nel Meta, per dieci ore e mezza.
    Risultati: 32 paramilitari morti e 18 feriti.
    Materiale recuperato: 64 equipaggiamenti da campo, 8 fucili con 21 caricatori e 1700 cartucce, 1 M-79 con 22 granate di 40 mm, 1 mortaio 60 mm, 23 kg di esplosivi, 4 radio handy, 1 TV con Betamax. Nell'accampamento di Filo Doris c'era un mattatoio dove squartavano i contadini, e sono stati trovati 17 cadaveri. Il Battaglione 21 Vargas dell'Esercito è venuto in loro soccorso alle ore 14.00. Abbiamo combattuto contro di loro ed abbiamo disattivato 17 mine.
    Proprie truppe: 4 guerriglieri morti e 5 feriti.

    - Il 19 maggio, alle ore 10.20, unità della Fronte 27 hanno combattuto contro il Battaglione di contro-guerriglia 40 della Brigata 4 dell'Esercito, a Puerto Lucas di Vistahermosa, nel Meta, durante un'ora e mezza.
    Risultati: 13 militari morti e 11 feriti.
    Materiale recuperato: 60 equipaggiamenti da campo con la loro dotazione, 3 fucili Galil 2.23 con 2000 cartucce, 1 MGL con 10 bombe, 1 canna di mitragliatrice M-60, 10 bombe da 60 mm, 1 radio handy.
    Proprie truppe: 1 guerrigliero morto e 7 feriti.

    - Il 27 maggio, alle 12.30, unità del Fronte 7 hanno teso un'imboscata per dieci minuti ad un camion con soldati, a La Fuga, a 3 chilometri dal Battaglione Joaquín Paris, lungo la via al Retorno, nel Guaviare.
    Risultati: 5 militari morti e 2 feriti.

    3. Come conseguenza dell'aggressione militare dello Stato, gli abitanti di queste aree soffrono una drammatica situazione di blocco economico, sfollamento forzato, violazione del diritto alla libera circolazione dei cittadini, imposizione di salvacondotti, furto del bestiame e dei soldi e distruzione dei loro raccolti attraverso le fumigazioni. È il saluto che non registrano i mezzi d'informazione al servizio della politica antipatriottica, antipopolare e profascista che la classe dominante, dall'alto del potere, implementa e combina con false dicerie di successo militare, come parte delle tecniche di guerra psicologica. Tonnellate di esplosivi, in bombe di fabbricazione nordamericana, sono lanciate ogni giorno sulla selva amazzonica con gravi conseguenze per l'ecosistema e la biodiversità di questa regione, riserva strategica di risorse naturali, oggi nella mira delle ambiziose compagnie gringas. L'obiettivo presidenziale, reso pubblico durante la visita ai Battaglioni che partecipano "all'Operazione Patriota", di riscattare a ferro e fuoco i prigionieri di guerra, mette in grave rischio la loro vita e va nella direzione contraria rispetto a quanto espresso dalle Nazioni Unite, dalla Chiesa Cattolica, dagli ex-presidenti liberali, dai familiari, dai governi di paesi amici e da diversi settori della società colombiana, indirizzato a cercare soluzioni sensate ed incruente a questo problema, come lo scambio o l'accordo umanitario.

    4. Dalle montagne della Colombia, bastione di resistenza e dignità del popolo colombiano, con le FARC-EP ed altre organizzazioni in testa, chiamiamo tutti i settori politici e sociali democratici a pronunciarsi ed a mobilitarsi contro la diatriba guerrafondaia di Uribe Vélez e della sua corte, e per la conformazione di un Governo Pluralista, Democratico, Patriottico e Popolare che agglutini i lavoratori delle campagne e delle città, gli studenti e gli intellettuali, i professionisti e i settori progressisti, tutte le chiese, gli indigeni e militari patrioti, i piccoli e medi imprenditori, i disoccupati, i dissidenti e gli sfollati intorno ad un programma di cambiamenti strutturali a livello economico, politico e sociale, che getti le basi per la ricostruzione e la riconciliazione del paese.

    Montagne della Colombia, giugno del 2004

    Stato Maggiore del Blocco Orientale delle FARC-EP

    5863