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Un fil di fumo

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(10 Maggio 2010) Enzo Apicella
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    Comunicato sindacale RSU USI ZETEMA - 13 giugno 2012 su proposta premio produzione e valorizzazioni

    (14 Giugno 2012)

    COMUNICATO SINDACALE PER AFFISSIONE AI SENSI EX ART. 25 L. 300/70 IN BACHECHE O ALBI SINDACALI

    Gentile dr. Ruberti, con l'approssimarsi del tavolo RSU del 15 giugno in cui discuteremo valorizzazioni e premi di produzione, l'USI intende ribadire alcuni aspetti fondamentali, anche alla luce della consegna (avvenuta il 7 giugno) del documento relativo la riorganizzazione dei Musei.
    Da troppo tempo questa Azienda tende a livellare il personale, senza il giusto e doveroso riconoscimento delle mansioni svolte. Esempio lampante, la situazione che riguarda gli operatori delle Biblioteche, per cui, in tutti i tavoli di trattativa, è emerso che svolgano mansioni da livello C1 ma che, ad oggi, hanno altri livelli e un accordo che garantirà il C1 entro il 2014, a scaglioni.
    Stesso dicasi per quanto accadrà con le sovrapposizioni dovute agli scaglionamenti previsti per le valorizzazioni nel settore custodia/coordinamento. Tutto avverrà entro il 2014, con momenti che vedranno custodi con lo stesso livello di alcuni coordinatori. E questi momenti, grazie al mansionario presentato dall'Azienda, vedranno custodi con mansioni pressochè simili a quelle dei coordinatori che, però, hanno anche maturato delle indennità, (dal movimentare carichi leggeri ad avviare sistemi informatici ed elettrici direttamente dai quadri elettrici, o gestire chiavi ed allarmi). Non parliamo, poi, del settore conservazione, dove, addirittura, dal prospetto delle valorizzazioni che Lei ha inviato alle OO.SS. non è chiaro cosa succederà. Una cosa è certa. L'USI non desidera livellare alcun lavoratore. Come ho avuto modo di esprimerLe al tavolo di trattativa, la "formula MC DONALD'S"...dove tutti fanno... tutto non è in linea con il mio percorso di RSU, di iscritta e dirigente USI...e lavoratrice. Occorre ri disegnare le valorizzazioni, seguendo i singoli lavoratori, valorizzandone curricula ed attitudini e condividendo la "discrezionalità aziendale", onde poter raggiungere il giusto compromesso tra i desiderata della parte datoriale ed il dovuto riconoscimento a chi ha svolto lavori differenti rispetto ad altri colleghi, con riferimento particolare proprio al settore conservazione, fermo restando il famoso passaggio in blocco nella fascia D.
    Come USI, ribadisco la necessità che venga chiarito che, tra i primi passaggi in B1, riferiti ai lavoratori del MACRO-TESTACCIO, debbano essere compresi anche quei lavoratori che, per anni, hanno contribuito alla possibilità di aperture e chiusure del Macro Testaccio, con relativa gestione delle chiavi e degli allarmi e che, ad oggi, sono posizionati in altri siti museali.
    Ricordo che sono rimasti ultimi due addetti di libreria che devono essere valorizzati in B2, onde poter consentire l'avvio al passaggio in B3 di tutti gli addetti del settore e relativo scivolamento verso l'area C previsto dal CCNL per tali figure.
    Ribadisco la necessità di avere un prospetto più dettagliato di quello che è stato fornito relativamente le valorizzazioni che l'Azienda prevede. Ciò è necessario alla luce delle difficoltà emerse per aumentare il Premio di Produzione, a fronte delle attuali risorse economiche. Occorre pertanto capire, quando l'Azienda parla di 5 piuttosto che 15 valorizzazioni in un determinato settore...a che livelli faccia riferimento, affinchè il prospetto dell'impegno economico sia trasparente e chiaro per tutti.
    Come USI, ribadiamo il sostegno alla richiesta della CGIL di raddoppiare il Premio di Produzione. Siamo disponibili ad una trattativa...ma che non parta dai 50 euro che l'Azienda ha offerto.
    Siamo convinti che con il dettaglio dei dati richiesti, sia più facile per tutti, fare i calcoli in modo adeguato a rispondere sia alle esigenze di parte aziendale che alle richieste dei lavoratori. Mi riservo, inoltre, di fare ulteriori richieste di chiarimenti, qualora i lavoratori mi ponessero altri quesiti. Grazie. Cordiali saluti.

    Serenetta Monti (RSU/USI).

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