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Fiom in piazza per un riforma del lavoro che estenda diritti e tutele

(14 Giugno 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

La tute blu della Fiom oggi in piazza per protestare circa il piano industriale di Finmeccanica e la svendita della storica Ansaldo Breda. Ma non solo, i metalmeccanici della Cgil chiedono risposte immediate sui temi caldi, dalla riforma del lavoro, all’articolo 18, agli esodati e la risoluzione del caso Termini Imerese.

”Va convocato in tempi brevi un tavolo con la Fiat e tutte le istituzioni perchè non si può permettere che a Palermo 2.200 posti di lavoro vengano mandati in fumo". E' quanto ha detto il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, dal corteo appena partito da piazza della Repubblica, sulla questione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese."La Fiat vuole andarsene? Allora si trovino altri costruttori di auto veri e non inventati all'ultimo minuto e, finchè non ci sono, la Fiat deve essere impegnata a garantire l'occupazione a Termini Imerese".

"Siamo la Fiom, la storia che non si arrende", "Il lavoro è un bene comune", "Giù le mani dai diritti" si legge sugli striscioni mentre qualcuno intona Bella Ciao e altri si scagliano contro i rappresentanti del Governo. Proprio al Governo la Fiom chiede di stanziare urgentemente risorse per la crescita e un nuovo modello di sviluppo a partire da un piano straordinario per la mobilità sostenibile, una riforma del mercato del lavoro che estenda diritti e tutele con misure di contrasto alla precarietà.

Già da ieri la Fiom ha messo in campo mobilitazioni in tutta Italia e non è mancata una dura protesta alla Fiat-Powertrain di Termoli. Qui si ha avuto la sensazione tangibile che l’iscrizione ad un sindacato diventi una discriminante, andando contro i diritti fondamentali dei lavoratori e i principi della rappresentanza sindacale. Gli iscritti della Fiom infatti hanno ricevuto una sgradevole sorpresa, una decurtazione di 250 euro in busta paga. L'azienda ha giustificato il taglio con la decisione del Tribunale di Larino del 14 aprile 2012, che aveva condannato la Fiat a riconoscere la rappresentanza sindacale della Fiom, contro il nuovo contratto nazionale sottoscritto da Fim, Uilm e Ugl. Secondo quanto affermano fonti dell'azienda, eseguendo l'ordine del giudice, “Fiat Powertrain di Termoli ha quindi provveduto a calcolare le retribuzioni del mese di maggio degli iscritti alla Fiom secondo quanto previsto dal contratto collettivo del 2008”. Un’interpretazione quantomeno discutibile a cui i lavoratori hanno immediatamente risposto salendo sul tetto dell'Assessorato al Lavoro della Regione Molise.

14-06-2012

Valentina Valentini
DirittiDistorti

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