">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale, ambiente e salute    (Visualizza la Mappa del sito )

Acqua

Acqua

(18 Novembre 2009) Enzo Apicella
Il senato approva la privatizzazione dell'acqua.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale, ambiente e salute)

ACEA & AZIENDE COMUNALI , N O N S I V E N D O N O ! !

GIOVEDI’ 21/6 Manifestazione Cittadina ore 16 P.za S.S. Apostoli - GIOVEDI’ 28/6 2° Sciopero dei Lavoratori

(21 Giugno 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it

La “ Delibera32”, quella famigerata con cui Alemanno&Soci intendono liquidare il controllo pubblico di Acea vendendo l’ulteriore 21% , sta provocando un terremoto politico-giudiziario.

Politico, perché Alemanno & Soci si giocano la carriera e le sorti del Pdl , avendo puntato tutto sul bilancio 2012 , incentrato sull’esclusività della vendita di Acea e sulla “ holding Roma”.

Giudiziario, perché pur di giungere a questo scopoAlemanno&Socistanno procedendo a suon di illegalità e arbitri così palesi , spudorati e reiterati , di cui dovranno presto risponderne davanti alla giustizia amministrativa, civile e penale .

Già perché con la paraculata del “ maxiemendamento” presentato il 14/6 in Commissione,Alemanno & Soci intendono azzerare la democrazia Consigliare, eliminando 150.000 emendamenti che avrebbero portato alla decadenza della Giunta alla scadenza naturale della sessione bilancio il 30/6 , ed anche all’illegale proroga che si sono concessi per superare quello scoglio.

OraAlemanno&Sociintendono abolire anche le migliaia di sub-emendamenti, non si sa ancora con qual’altra illegalità tanto da forzare il voto in Commissione , evitando il voto Consigliare.

Ma quello che Alemanno&Soci non possono evitare è il giudizio di cittadini e lavoratori !

I primiche si oppongono, scendendo ancora in piazzagiovedì 21/6 ore16 in S.S.Apostoli, costretti in questa piazza dall’ennesima illegalità diAlemanno&Sociche divietano il Campidoglio, divenuto da alcune settimane il bivacco delle forze dell’ordine e ieri 19/6 l’offesa a “ Roma medaglia d’oro della Resistenza” con la concessione di un’aula per la commemorazione di rottami della “ X Mas” ,banda fascista criminale di guerra,feroci assassini di partigiani e di inermi italiani.

I secondi, che continuano a scioperare contro la vendita di Acea – dei diritti,dell’art.18,del futuro –e per bissare compatti il 28/6 lo straordinario sciopero del 28/5, partecipato oltre l’80%.

L’Acea e le Aziende Comunali meritano ben altra sorte che la vendita !
I romani, il loro responso lo hanno dato un anno fa, votando al 70%, oltre 1.200.00 di SI, all’acqua pubblica, alla gestione pubblica del Trasporto Locale e del ciclo dei Rifiuti.
Per i romani , perla Costituzionee le leggi della Repubblica, quel responso è un obbligo!
E chi non lo rispetta ed applica è un delinquente che va perseguito in ogni sede !!

Questo vale anche per chi prenderà il posto dopo Alemanno.
Se lo ricordi bene il centrosinistra, i romani e i lavoratori non fanno sconti a nessuno !

Le Aziende Comunali , saccheggiate e vituperate dal sindaco fascista & sodali accoliti clientelari, non meritano la brutta fine che l’aspetta, con la vendita di Acea e con la “ holding Roma”.
Non la merita in particolare l’Acea, che ha sempre rimpinguato le magre casse comunali e che è destinata con la vendita ad ingrassare i porci che se la papperanno.
Che la svuoteranno di ogni prerogativa sociale e di allineamento agli standard di servizio europei.
Mettendo in dubbio lo stesso CCNL elettrico, per contratti capestro fac simile “ Fiat-Marchionne”.

Intanto Acea paga le conseguenze di questo arrembaggio e di una direzione vergognosa.
Con comunicazione apparsa sui media il 7/6/12 , l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) in data 16/11/2011 ha condannato “Acea Energia spa” a 500.000 E di multa , a fronte di “ pratiche commerciali scorrette per forniture non richieste di elettricità e/o gas, finalizzate all’acquisizione di clientela attraverso le seguenti condotte : a) attivazione di utenze in assenza di sottoscrizione di contratto e/o firme falsificate; b) informazioni ingannevoli al fine di ottenere la sottoscrizione dei contratti; c) ostacoli posti in essere all’esercizio del diritto di ripensamento.”

Allo stesso tempo,altri 51 milioni sono andati persi per le conseguenze dell’arbitrato con GdF-Suez.
Perdite che aggravano l’estesa voragine del debito, salito nel2011 a2.326 milioni !

Roma 20.6.12

COBAS LAVORO PRIVATO

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Acqua bene comune»

Ultime notizie dell'autore «Confederazione Cobas»

9025