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Peace summit

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(28 Agosto 2010) Enzo Apicella
Nuovi "negoziati di pace" israelo-palestinesi

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(Imperialismo e guerra)

Decisione storica della Corte dell'Aja contro il Muro in Palestina

Forse giustizia e diritto non sono morti

(13 Luglio 2004)

Luisa Morgantini, presidente della delegazione del Parlamento Europeo per le relazioni con il Consiglio Legislativo Palestinese, si felicita per la decisione emessa questo pomeriggio dalla Corte Internazionale di Giustizia e si augura che questo sia un primo passo verso la fine dell'occupazione militare israeliana. "E' anche un riconoscimento alle lotte pacifiche portate avanti da Israeliani, Palestinesi e internazionali, come coloro che stanno facendo lo sciopero della fame ad Al-Barid."
Le affermazioni che "la costruzione del muro, da parte di Israele, potenza occupante, nei Territori Palestinesi Occupati e all'interno ed attorno a Gerusalemme, è contraria al diritto internazionale", che il muro deve essere smantellato e che i Palestinesi con proprietà confiscate per la sua costruzione hanno diritto ad un risrcimento, sono importanti elementi per il ristabilimento della legalità internazionale.
Luisa Morgantini ha affermato che "benché la decisione della Corte, essendo un parere richiesto dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, non abbia efficacia vincolante, deve essere tenuta in considerazione dalla comunità internazionale e dagli altri organi dell'ONU, principalmente dal Consiglio di Sicurezza, l'unico in grado di adottare le misure necessarie per obbligare Israele a conformarsi a questa decisione ed alla legalità internazionale. Inoltre, il veto degli Stati Uniti non può continuare ad essere lo strumento attraverso il quale si permette ad Israele di violare impunemente la legalità internazionale".
Anche gli Stati Uniti dovrebbero avere maggiore interesse per il diritto internazionale e smetterla di difendere Israele in base alla logica delle alleanze".
Il Parlamento Europeo si era già opposto alla costruzione del muro di separazione in un dibattito all'interno della sessione plenaria. I deputati avevano anche richiesto, nella risoluzione sulle priorità dell'UE in vista della sessantesima sessione della Commissione ONU per i diritti umani, del 10 febbraio 2004, " di promuovere in sede di Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite un'iniziativa concreta concernente la gravissima situazione nei territori palestinesi per arrivare a una soluzione giusta e durevole del conflitto e per mettere fine all'occupazione, alla repressione e alla costruzione del muro in violazione del diritto internazionale".
Luisa Morgantini ha aggiunto che l'Unione Europea deve mettere in atto ogni possibile azione, compresa la sospensione dell'accordo di associazione con Israele nonchè la promozione della presenza di forze internazionali, per garantire l'applicazione del regolamento della Corte, per la ripresa dei negoziati e la fine dell'occupazione, perché "la pace può essere raggiunta solo con il rispetto della legalità".

Bruxelles, 9 luglio 2004

Luisa Morgantini

Commenti (3)

LA DECISIONE DELLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA


9 luglio 2004: la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia stabilisce che il muro di separazione israeliano in costruzione in Cisgiordania viola la legalità internazionale. In base alla sentenza della Corte, le ragioni di sicurezza addotte dallo Stato ebraico non sono sufficienti… Israele ha affermato che continuerà la costruzione del muro a causa degli attacchi terroristici palestinesi che hanno portato, dall'inizio dell'Intifada nell'ottobre del 2000, a quasi 1000 vittime israeliane (fra i quali diversi arabi) e molti di più feriti o mutilati. La Corte ha preso questa decisione malgrado il fatto che nei territori circondati dalla barriera gli attentati negli ultimi 11 mesi siano diminuiti del 90%.

Dobbiamo forse ricordare che la Carta dell'Autorità Palestinese contiene ancora la clausola della distruzione dello stato d'Israele (anche se nel 1998 Arafat si era impegnato verbalmente a cancellarla). Lo scorso mese di aprile il Ministro degli Esteri palestinese Farouk Kaddoumi l'ha riconfermata, lo dimostra l'emblema dell'OLP che rappresenta tuttora la carta geografica palestinese al posto d'Israele, e non accanto ad esso. Le stesse mappe si trovano nei libri di testo palestinesi della scuola d'obbligo (con aggiunte antisemite), finanziati con i milioni dell'EU. Per questa ragione molti gruppi terroristici fanno a gara per uccidere gli ebrei.



Forse la simpatia pro-araba dell'Europa è dovuta in parte al petrolio, oppure deriva semplicemente da una forma di anti-ebraismo. Una cosa è certa: la vita degli ebrei si fa più difficile anche in Europa. In Francia gli attentati antisemiti non sono mai stati così numerosi dalla 2a guerra mondiale. Un crescente numero di ebrei è pronto a lasciare il paese a causa della situazione ostile nella quale vivono. (La stessa cosa vale per molti altri paesi europei e non.) Sembra di ritornare ai tempi di Hitler, quando nessuno muoveva un dito per protestare contro l'eccidio; anzi, sovente quelli che cercavano di scappare, venivano ricondotti alla frontiera tedesca per il loro triste destino.

È nostra responsabilità affermare ciò che è giusto. Ma vediamo che pochi alzano la voce contro gli attacchi suicidi perpetrati contro la popolazione civile ebraica - donne, vecchi, bambini. Però, quando Israele si difende, si eleva un coro di protesta. Sembra quasi che gli unici ebrei buoni siano quelli morti.

Ad ogni modo, anche se non lo vogliamo riconoscere, Israele è e rimane un segno profetico per il mondo. Quale altra nazione è risorta nel suo luogo e nella sua lingua dopo 20 secoli di persecuzioni? E poi, qual è il popolo di cui leggiamo negli scritti profetici vecchi di più di 2500 anni, che sarebbe stato "disperso in tutte le nazioni", e, negli ultimi giorni - dice Dio - "dopo averli sradicati, ritornerò ad aver compassione di loro e li ricondurrò ciascuno nel suo paese"? Se nel suo Libro, il Dio della Bibbia (e degli ebrei) dice la verità, allora, prima della pace mondiale, verranno tempi ancora peggiori per Israele e per il resto del mondo. Il Salmo 83 esprime profeticamente le parole dei nemici d'Israele: "Venite e distruggiamoli come nazione, e il nome d’Israele non sia più ricordato"; e alla fine, prima del ritorno di Gesù, "tutte le nazioni combatteranno contro Gerusalemme" (nel profeta Zaccaria). Se sono vere, queste affermazioni ci toccano da vicino, perché significa che al disopra dei politici Qualcuno mantiene la situazione politica internazionale sotto controllo. Vale la pena pensarci su.

(18 Luglio 2004)

Sandro Ribi

0@sandroribi.com

risposta a sandro

fai un lungo ragionamento a partire da premesse (volutamente?) sbagliate. tiri in ballo 20 secoli di storia, la sicurezza e i profeti..... ma il motivo della sentenza non lo sfiori nemmeno...
la sentenza, come del resto il buon senso, non dice che non si possono costruire muri, ma solo e semplicemente che i muri non si possono costruire in casa altrui!
fatevi il muro sulla vostra terra, non su quella dei palestinesi

(22 Luglio 2004)

non me la dai a bere

storia e fanatismo

per fortuna che i sionisti ormai non hanno più nemmeno il buon gusto di arrufianarsi l'opinione pubblica e concludono i loro arroganti interventi zeppi di falsità con farneticazioni religiose degne del peggiore degli integralisti.
la seconda intifada è scoppiata nel 2000 perchè il sionista, razzista, criminale di guerra, assassino Ariel Sharon ha fatto la sua camminata di sfida nel luogo che non è solo simbolo dell'Islam ma dell'identità nazionale palestinese, ovvero la moschea di Al Aqsa.
Ariel Sharon è il simbolo dello sterminio del popolo palestinese, ripreso amabilmente sorridente dalla BBC mentre da una terrazza osservava divertito i suoi soldati e i maroniti massacrare 2000 tra donne e bambini a Sabra e Chatila nel settembre dell'82...
Quella camminata veniva dopo che gli accordi di pace di Oslo erano stati sistematicamente violati da Israele dopo l'assassinio di Rabin da parte di un terrosrista israeliano (che studiava in una scuola rabbinica dove si insegnano cose tipo quelle che avete letto in fondo all'articolo di Ribi) e dopo che nella moschea di Hebron un altro terrorista israeliano (coperto dall'esercito israeliano) aveva assassinato decine di palestinesi.
La camminata di Sharon e l'insulsa violenta repressione dell'esercito israeliano (ricordate il ragazzino e il padre palestinesi disarmati dietro un esiguo riparo cecchinati freddamente da un soldato israeliano uno dopo l'altro?) nel 2000 hanno scatenato la seconda Intifada.
Intifada vuol dire resistenza all'occupazione israeliana e se, attentati compresi, le vittime isaeliane sono intorno al migliaio quelle palestinesi ammontano a 3000 con più di 60.000 feriti... non c'è una famiglia palestinese che non abbia avuto un morto, un ferito o un arrestato.. accanto ai danni umani si contano migliaia di case distrutte e centinaia di migliaia di alberi sradicati... il muro non è difesa da niente.... a Sharon non frega niente se uno o diecimila israeliani vengono uccisi.... Sharon vuole più terra possibile, vuole annientare ogni possibilità di stato palestinese, mettere la comunità internazionale di fronte al fatto compiuto e da buon criminale di guerra razzista ammazzare più palestinesi possibile...
Ariel Sharon che brandisce la bandiera dell'antisemitismo è come Hitler che brandisce quella del complotto contro il popolo tedesco... dire che i media italiani sono filoarabi è come dire che mentana, mimun, salerno, capuozzo, ferrara, cremonesi (quasi tutti ebrei) sono anti-israeliani.... usare l'antisemitismo per difendere le volgari politiche imperialiste e naziste di un governo di assassini come quello israeliano non solo è sbagliato nei confronti del popolo palestinese (che ha diritto a lottare contro l'occupazione) ma anche verso tutti i milioni di morti ebrei per mano di gente che era razzista e criminale né più né meno di Ariel Sharon...
Quei disgraziati si rivolterebbero nella tomba a vedere che uno che si spaccia per "uno di loro" spende ogni briciolo di energia per pulire etnicamente la palestina dai suoi abitanti, ovvero i palestinesi....
Ci mancherebbe che nelle carte geografiche palestinesi sia Ariel Sharon o Ribi a decidere quali siano i confini della Palestina, ricordando a tutti che nel progetto sionista Eretz Israel ovvero la GANNDE ISRAELE comprende Paslestina, Libano e terra fina all'Eufrate (iraq) e che ISARELE È L'UNICO STATO AL MONDO SENZA CONFINI DEFINITI: come a dire, ci prendiamo tutto il possibile il più possibile poi forse un giorno decideremo quali sono i nostri confini.
Non siamo ignoranti, caro Ribi, né fessi e nemmeno ci fate più paura tu, Bush e Sharon...
Rivoluzione fino alla vittoria, Intifada fino alla vittoria
PALESTINA ai palestinesi, musulmani ebrei e cristiani....

ah.. a chi a sinistra definisce sharon uomo di pace, a chi a sinistra va a fare omaggi a un governo di massacratori sionisti (chiara ingrao e la sua cricca in viaggio di solidarietà in israele), a chi a sinistra si sogna di equiparare 'intifada fino alla vittoria' ad un incitamento al terrorismo (gennaro migliore e la cricca sionista all'interno di liberazione) beh a questi ceffi dico: 'non mi avrete mai per nessuna lotta comune'... scordatevi che voti prodi perché è meno peggio di berlusconi... io con chi insulta e calpesta la dignità di un popolo che sulla faccia della terra rappresenta la lotta all'imperialismo e al militarismo razzista di Israele non voglio avere nulla a che fare....
intifada fino alla vittoria

(2 Agosto 2004)

li ban

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