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(28 Giugno 2012)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it
27/6/2012 - Da ieri a Roma sono in corso gli Stati Generali del sociale e della famiglia convocati dal sindaco Alemanno. La ministra Fornero è stata chiamata a benedire un evento che ha del paradossale in una città capitale della precarietà e del cemento e non certo delle tutele sociali, dei diritti, dell'accoglienza, della sostenibilità e dove per privatizzare e dismettere beni comuni e patrimonio pubblico si assiste a un'involuzione autoritaria e alla limitazione degli spazi di agibilità democratica. In queste settimane molteplici sono state le mobilitazioni contro il DDL Fornero e con al centro il tema del welfare, della precarietà e della tutela del diritto al reddito diretto e indiretto. Tantissime le contestazioni nei confronti della Fornero e dello stesso Monti in ogni città dove hanno provato a sostenere la giustezza delle misure in votazione al Parlamento. Quello del sindacalismo di base del 22 giugno è stato l’unico sciopero generale indetto contro una riforma volta a smantellare definitivamente il diritto del lavoro, eliminando l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e cancellando di fatto la contrattazione nazionale collettiva a favore di quella aziendale. Hanno tentato di farci credere che questa sia una riforma a favore dei giovani ma la realtà al contrario è un’altra: questa è una riforma che precarizza ulteriormente il lavoro e l’esistenza di milioni di giovani ed estende la precarietà a chi, impropriamente, veniva considerato “garantito”. L’iter della riforma Fornero prosegue, spinta da una maggioranza bipartisan che vede nel Partito Democratico il più convinto sostenitore sia della riforma che del governo Monti. La Camera voterà oggi la fiducia al governo sulla controriforma del mercato del lavoro
Le giornate del voto di fiducia della riforma Fornero alla Camera si intrecceranno dunque con gli Stati Generali del Sociale che discuteranno di politiche sociali e del sistema del welfare della Capitale.
La Coalizione Sociale, contro la precarietà, per il diritto al welfare e contro la riforma del lavoro nata nei giorni scorsi tra movimenti sociali e sindacati conflittuali ha lanciato una mobilitazione per l'intera giornata di oggi “Pensiamo che la partita sul DDL Fornero non sia ancora chiusa e che a parlare di politiche sociali e welfare debba essere chi in questi anni si è battuto per la difesa e l’universalizzazione dei diritti, non chi invece sistematicamente li demolisce e li cancella.” scrive un comunicato della Coalizione “Per questo torneremo a mobilitarci Mercoledì 27 giugno dalle ore 10 in Via Labicana a Roma per contestare la Fornero e gli stati generali del Sociale e della famiglia e successivamente ci muoveremo verso Montecitorio dove sarà in votazione la riforma del lavoro. Con questa giornata di mobilitazione vogliamo proseguire inoltre il processo di costruzione di una coalizione sociale ampia, in grado di unire, resistere e contrattaccare all’offensiva di Monti, Fornero e più in generale della troika”.
Dopo lo sciopero generale del 22 giugno scorso, l'USB torna a mobilitarsi e dà appuntamento a Roma in piazza SS Apostoli alle 14.30, dove prosegue il presidio permanente nella tendopoli della protesta, per far sentire a questo governo, ai partiti che lo sostengono e a CGIL CISL UIL UGL loro complici, che la vita dei giovani, dei precari, delle donne, dei pensionati, dei senza casa non è nelle loro mani; per contrastare la controriforma del mercato del lavoro, contro la spending review e l’attacco al pubblico impiego. Per riprenderci i diritti e mandare a casa Monti.
Redazione Contropiano
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