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(4 Luglio 2012)
mer, 04 lug @ 06:49
Redazione di Operai Contro,
La FIAT va avanti con ricatti, minacce e licenziamenti.
Afferma Marchionne: «Se le attuali capacità di assorbimento in Europa resteranno uguali nei prossimi 24-36 mesi, c'e uno stabilimento di troppo in Italia.
A chi tocchera?
Dopo le minacce i ricatti.
"Abbiamo bisogno di tranquillità per produrre in Italia».
Per spiegare che cosa intenda per «tranquillità», Marchionne ha indicato come esempio l'accordo tra Gm e sindacati pe lo stabilimento Vauxhall in Gran Bretagna, che prevede 51 settimane lavorative, 3 turni produttivi, oltre al sabato obbligatorio se necessario. «Quello è lo standard» ha precisato Marchionne. «È un problema di condivisione di obiettivi - ha detto Marchionne - che per noi sono molto chiari».
A giugno infatti, in Italia, si è registrato un -24,4% delle immatricolazioni (con la Fiat a -23,3%) che, secondo le previsioni, a fine anno farà scendere il mercato ai livelli del 1979.
Un operaio FIAT
www.operaicontro.it
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