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(21 Settembre 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Roma capitale dei conflitti ambientali

Storie di speculazione e resistenza

(4 Luglio 2012)

Dietro ai progetti a forte impatto ambientale, ci sono le cittadine e i cittadini che difendono il proprio territorio. Dalla riqualificazione di Tor Bella Monaca, al corridorio autostradale Roma-Latina, passando per le antenne di Radio Vaticana e i Pup. Sono alcuni esempi-caso della ricerca coordinata dal Cdca (Centro di documentazione conflitti ambientali) sulle battaglie sociali degli ultimi anni

Da un lato speculazione ed esclusione delle realtà sociali. Dall'altro, autorganizzazione cittadina e voglia di riscatto. Questi i protagonisti dei numerosi conflitti ambientali di cui Roma, negli ultimi anni, sta diventando la “capitale” d'Italia. Un termine nuovo, quello di conflitto ambientale, portato avanti grazie a una ricerca coordinata dal Cdca (Centro di documentazione conflitti ambientali) che mette in luce come negli ultimi anni, il territorio di Roma presenti delle grandi battaglie sociali legate ad un progetto – pubblico o privato - che genera un forte impatto ambientale.

Si parla della riqualificazione di Tor Bella Monaca, del corridoio autostradale Roma-Latina, ma anche dell'elettrosmog generato dalle antenne di Radio Vaticana a Cesano e dintorni, per arrivare all'aeroporto di Campino ed i Pup (Piano parcheggi urbani) che da anni deturpano il sottosuolo di Roma. Casi che rappresentano lo specchio di una realtà ormai vasta e senza controllo.

LA PUBBLICAZIONE – Presentata ieri presso la sala del Carroccio del Campidoglio, la pubblicazione descrive e documenta cinque casi di conflitto socio-ambientale ubicati nella zona urbana di Roma, e inerenti aspetti diversi della gestione del territorio: mobilità, infrastrutture, edilizia, riqualificazione urbana, inquinamento e contaminazione. Nella stesura della mappatura sono stati recepiti gli studi esistenti realizzati da centri di ricerca, università, enti pubblici, prevedendo inoltre il coinvolgimento in via diretta dei comitati locali nati attorno ai singoli casi di conflitto socio-ambientale. “Lavorando a questo libro, abbiamo incontrato molti cittadini che nel corso degli anni sono diventati dei veri esperti tecnici – dice Gabriele Contenti, cooperativa sociale l'Arancia ed uno dei ricercatori di 'Capitale immobile' – importante dunque il lavoro e l'ostruzionismo dei comitati che talvolta mandano avanti vertenze legali complicate per la salvaguardia del proprio territorio”. Valentina Vivona, ricercatrice Cdca e coautrice di “Capitale immobile”, parla di come in queste circostanze sia fondamentale la creazione di una vera e propria rete dei comitati: “Sono una risorsa importante, perché dove esiste una speculazione in corso, con la totale esclusione della realtà civile, essi trovano il proprio posto nella battaglia”.

I CASI – I protagonisti delle vicende illustrate in questa pubblicazione, nei propri interventi durante la conferenza, denunciano una scarsa attenzione dei media. Ma non sempre è stato così. Si parla di situazioni di conflitto che esistono da molti anni, tra cittadini e “nemici” più o meno influenti e di battaglie difficili da portare avanti. Agnese Rollo del comitato Bambini senza onde, da oltre dodici anni combatte contro le antenne di Radio Vaticana: “Teniamo a precisare che la nostra lotta non ha niente a che vedere con una battaglia religiosa. Noi siamo contro le antenne di questa radio, che da anni inquina i nostri territori ed ammala i nostri figli”. Una battaglia che oggi attende la conferma da parte del Gup, per il nuovo capo d'accusa nei confronti della radio della Santa sede: omicidio colposo. Altro caso quello dell'aeroporto di Ciampino, per il quale esiste un progetto di trasformazione. I cittadini chiedono la riduzione del traffico aereo che negli ultimi anni è triplicato, mentre dalle istituzioni arriva la proposta di un City airport. “Vogliono portare a Ciampino più di 70mila voli all'anno – spiega Roberto Barcaroli del comitato di Ciampino – oggi assistiamo alla devastazione provocata dai circa 150 voli giornalieri e questo ci preoccupa molto”. Barcaroli ricorda come in passato siano già state trasferite le rotte su Fiumicino, ribadendo che tale iniziativa sarebbe di facile, se solo ci fosse la volontà di farlo”. Spazio anche per il rappresentante del comitato “No Pup Marconi” che illustra le criticità del parcheggio interrato che l'amministrazione vuole far costruire in Via Fermi, a breve distanza dal Tevere e con un grosso pericolo idrogeologico. Per ora progetti “solo su carta” invece – seppure da tempo contestati – quelli del corridoio Roma Latina e della riqualificazione di Tor Bella Monaca. Per entrambi un “no” secco dalla cittadinanza, che denuncia un rischio altissimo di speculazione ai danni dei residenti.

COMITATI PROPOSITIVI – Per tutti i casi illustrati, il cittadino non si è mai limitato a manifestare il proprio dissenso, ma ha sempre provato a portare avanti un'alternativa. Nel caso della Roma-Latina ad esempio, i residenti da tempo provano a sottoporre alle amministrazioni il proprio progetto di metropolitana leggera. “Un vera innovazione, in linea con il resto d'Europa che da anni investe sul ferro e non sul cemento – come dicono dal comitato – con un costo nettamente inferire a questa assurda autostrada a quattro corsie”. Diritto alla salute, tutela ambientale, richiesta di servizi eco-sostenibili e lotta al cemento. Queste le battagli racchiuse in “Capitale immobile”. Un messaggio chiaro alla politica, la quale dovrebbe “ascoltare di più il cittadino e meno i poteri forti, che da anni sembrano governare questa città”. Prima che sia troppo tardi.

Veronica Moreno - www.paesesera.it

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