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Sulle dichiarazioni di Giampaolo Patta in relazione alla FIOM

Netto dissenso da parte di dirigenti di "Lavoro e Società"

(26 Luglio 2004)

Come dirigenti della CGIL e della sua area di Sinistra “Lavoro e Società” esprimiamo il nostro più netto dissenso rispetto alle dichiarazioni espresse ieri sul “Sole 24 ore” da parte del coordinatore nazionale dell’area Giampaolo Patta, in relazione alla FIOM.

Ci sembra tanto più sbagliato l’accusa di mirare solo alla “protesta” rivolta alla FIOM, quando negli anni passati non si è criticata, in nome di un progetto di lotta antipadronale e antigovernativa, la politica della CGIL all’epoca della segreteria Cofferati di sviluppar solo scioperi centellinati, di protesta d’immagine, senza concrete piattaforme rivendicative e reali prospettive di battere con la lotta e definitivamente Berlusconi.

Questo adattamento alla linea di maggioranza si è espresso anche nell’accordo conclusivo del congresso di Rimini di due anni fa, quando fummo i soli ad opporci, come settore classista anticapitalistico all’ordine del giorno finale “unitario” tra maggioranza confederale e area di “Lavoro e Società”.

Il gruppo dirigente della Fiom ha partecipato pienamente a questo”compromesso” e oggi non ne tira il bilancio.
Su questo e su altre contraddizioni della sua linea si esprima la nostra critica.

Ma oggi, di fronte all’offensiva padronale e governativa, la FIOM, sia pure contraddittoriamente, ha sostenuto o almeno non tradito lotte importanti dei lavoratori, a partire dalla fondamentale magnifica lotta di Melfi.
Quello che sarebbe necessario è una pressione per un atteggiamento più lineare e determinato in questo senso e non il contrario.

Crediamo che sia necessario aprire al più presto un ampio dibattito in tutti i settori della sinistra CGIL - “lavoro e Società”, maggioranza FIOM, etc- per determinare la linea di una battaglia politica interna che deve rifiutare ogni ipotesi di riapertura di un rapporto concertativo col padronato e difendere l’indipendenza assoluta della confederazione nei confronti di un futuro possibile governo di centro sinistra (incluso il Partito della Rifondazione Comunista), indipendenza realizzabile, a nostro avviso, solo sulla base di un programma coerentemente anticapitalista e di una azione concreta coerente con esso.

Bruno Manganaro (Dir. Naz. CGIL e Comitato Centrale FIOM)
Franco Grisolia (CGIL naz.)
Sergio Benedetto (Direttivo Naz. FISAC-CGIL)
Massimo Busnelli (Direttivo Naz. FILCEM-CGIL)
Daniele Debetto (Direttivo Naz. FILCEM-CGIL)
Luisa Rasero (Direttivo Naz. FISAC-CGIL)


22 luglio 2004

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