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(13 Settembre 2010) Enzo Apicella
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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

Contro i docenti inidonei il senato boccia gli emendamenti.

Insegnanti malati discriminati. Iniziato lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita

(28 Luglio 2012)

Intensa, dura, convulsa la mattinata dei docenti inidonei al quinto giorno di sit-in davanti al Senato della repubblica per le votazioni sulla manovra finanziaria del governo Monti.

I docenti inidonei ( docenti che per gravi motivi di salute non possono permanere in aula e ricoprono i posti nelle biblioteche scolastiche, nei laboratori didattici e nelle attività di sostegno al piano dell’offerta formativa ) hanno appreso in mattinata dalla viva voce del senatore Pedica dell’IdV, che gli emendamenti salva inidonei sono stati cassati con determinazione.

Le concrete proposte avanzate dai docenti prevedevano, invece, specifiche soluzioni per il recupero di spesa, utilizzando le cifre previste per le “funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa”. I docenti inidonei, infatti, espletano funzioni proprie di supporto all’offerta formativa, sia quando operano in biblioteca e nei laboratori didattici sia quando supportano l’amministrazione nell’attuazione del piano dell’offerta formativa stessa.

Non aver compreso questo, significa aver disatteso quanto previsto espressamente da Monti, che ha sempre parlato di una distribuzione e mantenimento, pur nel cambiamento del piano prospettato, delle cifre di risparmio previste. Così come significa non aver compreso l’importanza della capitalizzazione di cifre espressamente previste per l’espletamento delle funzioni dei docenti inidonei.

Tutto ciò non può che comportare un ulteriore impoverimento dell’offerta formativa, poiché si depriva la scuola di risorse umane e finanziarie e si offende la professionalità dei docenti solo perché malati.

Ma i docenti inidonei, hanno deciso, dopo lunghe consultazioni tra gli/le aderenti alla protesta, di non accettare il diktat, di resistere, di combattere a testa alta per la propria dignità e per il proprio diritto a esercitare la professione per la quale hanno maturato i requisiti necessari, continuando a svolgere una funzione didattica, anche se malati, perché “ Ammalarsi non è una scelta”.

Per questi motivi gli insegnanti hanno adottato una forma di protesta “dura” come il digiuno ( e in caso estremo la sospensione dei farmaci salva vita ) e danno appuntamento

Presso il Senato della repubblica a P.zza delle Cinque Lune

- Sabato 28 e domenica 29 luglio dalle ore 11 alle 19
- lunedì 30 e martedì 31 sino al termine delle votazioni al Senato

Lunedì 30 una delegazione di docenti inidonei sarà ricevuta al senato intorno alle 11 e salirà insieme ai senatori Stefano Pedica dell’IdV e Vincenzo Vita del PD.

I Cobas continuano ad appoggiare e affiancare i docenti inidonei nella loro giusta rivendicazione.

Confederazione Cobas

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