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Per i tre operai della Fiat

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(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

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(Licenziamenti politici)

Roma: Licenziamento discriminatorio della Coop. sociale "Il Cigno"

nei confronti di un lavoratore delle case di riposo del Comune di Roma

(5 Agosto 2004)

La Coop. sociale "Il Cigno" con sede legale a Cesena e appalti nei servizi socio sanitari assistenziali in varie parti d´Italia, ha licenziato come massima sanzione disciplinare un lavoratore utilizzato come assistente domiciliare nell´appalto che la cooperativa vinse anni fa per la gestione dei servizi nelle case di riposo del Comune di Roma.

Roberto è iscritto da 9 anni all´UNIONE SINDACALE ITALIANA, il sindacato che nel 1997 firmò l´accordo con la Coop. Il Cigno per il cambio di appalto nelle case di riposo salvando tutti i posti di lavoro e garantendo l´applicazione del CCNL delle coop. sociali.

In questi anni Roberto e i suoi colleghi di lavoro hanno ingaggiato con il datore di lavoro una serie di vertenze relative all´organizzazione del lavoro, alle misure di tutela della salute e della sicurezza, all´instaurazione di un modello di relazioni sociali con gli anziani delle case di riposo che non era visto di buon occhio, al di là di dichiarazioni formali, dai dirigenti della Cooperativa sociale.

Il Cigno ha risposto in più occasioni con procedimenti disciplinari (finora sempre archiviati grazie all´intervento attivo dell´USI) ed è recidivo per i licenziamenti "punitivi", ricordiamo che giusto due anni fa dopo aver licenziato un´assistente domiciliare di origine argentina, sempre nelle case di riposo, fu costretta alla fine dalla mobilitazione degli operatori e del sindacato a sottoscrivere l´accordo di reintegrazione.

Questa volta il conflitto era più ampio, l´attività di denuncia pubblica sulle condizioni di lavoro e sulla tutela degli anziani (pulmino non a norma e cantieri non sicuri dentro la casa di riposo ....) fatta da Roberto e dalla rappresentanza sindacale USI assieme agli utenti si è incrociata con la lotta nazionale messa in piedi dal Coordinamento Nazionale di Lotta dei Lavoratori delle Coop. sociali.

L´episodio, utilizzato come pretesto per disporre il suo licenziamento "immediato" e la sua esclusione da socio, è stato ampiamente dimostrato in sede di difesa disciplinare come non corrispondente al vero e su tutta la dinamica di questi controlli notturni tra il 16 ed il 17 giugno è stata presentata un´interrogazione a risposta scritta dal gruppo consiliare del PRC al Comune di Roma.

Controlli di natura poliziesca fatti tra assemblee sindacali retribuite nelle varie sedi delle case di riposo e quattro giorni prima dello sciopero nazionale del 21 giugno.
Non a caso la contestazione disciplinare è stata fatta dalla coop. il 22 giugno, Roberto come tanti altri operatori delle coop. sociali il giorno dello sciopero era presente al presidio davanti all´Assessorato al Lavoro ed aveva dato il suo contributo alla riuscita delle Assemblee sindacali indette dall´USI.

Che si tratti di un licenziamento per rappresaglia e con una situazione costruita per incastrarlo alla pari di altri colleghi sindacalizzati non ci vuole molto a capirlo, la pesantezza della sanzione del licenziamento disciplinare né è prova difficilmente smentibile.

Il suo sindacato sta facendo quello che deve per contestare il licenziamento discriminatorio e per far reintegrare Roberto nell´attività lavorativa che svolge da quasi 14 anni.

Per fare questo, come in altre occasioni, l´USI lancia un appello nazionale di solidarietà, sottoscrivendo un breve testo a sostegno di Roberto da inviare al fax della Coop. sociale Il Cigno (0547-22602) e agli Assessorati al Lavoro (06-67106276) e alle Politiche sociali (06-70454112) o tramite e-mail all´USI (e-mail usiait1@virgilio.it) che provvederà a rigirarlo via fax. Il sindacato lancia anche la sottoscrizione per le spese legali a favore di Roberto, utilizzando il c/c postale 27315001 intestato a UNIONE SINDACALE ITALIANA - causale: PER ROBERTO.

Il sindacato ha richiesto l´intervento urgente degli Assessori del Comune di Roma LUIGI NIERI (POLITICHE DEL LAVORO) e RAFFAELLA MILANO (POLITICHE SOCIALI) e dell´Osservatorio comunale al Lavoro e all´Occupazione in funzione di mediatori attivi dell´Ente Committente per riportare alla ragione i vertici della Cooperativa Il Cigno.

UNIONE SINDACALE ITALIANA - USI AIT

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