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Taranto

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(26 Ottobre 2012) Enzo Apicella
Una ricerca del ministero della Salute indica che a Taranto le morti per tumori sono nettamente al di sopra della media

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    (Il saccheggio del territorio)

    La Giusta protesta degli abitanti di san Giusto (PI) in difesa della loro salute

    (5 Agosto 2012)

    Hanno ragioni da vendere gli abitanti di San Giusto che ieri hanno protestato per le vie cittadine e in consiglio Comunale. Ancora una volta l'Amministrazione, di fronte alle proteste dei cittadini ha risposto con le classiche armi della destra ossia la chiusura del palazzo e la militarizzazione delle strade. Ma la protesta ci sembra assolutamente giusta perchè da mesi gli abitanti di Via Carriola e Via Carrareccia sono letteralmente presi in giro dal Comune (ricordate la promessa di gesti clamorosi del Sindaco nell'assemblea di mesi fa nei locali della ex Circoscrizionesi San Marco? ) e dalla regione. Il trasferimento di queste famiglie è vincolato agli stanziamenti per la costruzione dell'Hub militare, la salute dei cittadini una variante dipendente dagli interessi dei militari

    Gli studi di ARIANET e di AMBIENTEITALIA eseguiti quasi 10 anni fa intorno all’aeroporto di Malpensa hanno evidenziato una rilevante eccedenza dei livelli di ozono ed una significativa ricaduta di cancerogeni come benzene, toluene, piombo e anidridi solforose.

    Il personale Alitalia dell’aeroporto di Capodichino ha presentato un esposto alla procura di Napoli dimostrando, dati alla mano, che negli ultimi due anni hanno registrato 21 casi di leucemie, linfomi e tumori vari con un’incidenza del cancro di ben 138 volte superiore alla media della popolazione.

    La combustione del carburante degli aerei provoca l’emissione di gas tossici, come l’azoto e il monossido di carbonio e di un particolato (PM 10, PM 5 e così via) analogo a quello del traffico veicolare cittadino, che non dovrebbe superare i livelli di legge, altrimenti risulta nocivo per la salute: sia a breve termine (bronchiti, asma, allergie) che a medio e lungo termine (malformazioni neonatali, leucemie ed altri tumori). A questo proposito i rilievi statistico-epidemiologici sui lavoratori aeroportuali sono indubbiamente significativi, con un aumento netto della mortalità per neoplasie sia durante la vita lavorativa che nei primi anni di pensione.

    L’evidenza scientifica mostra il raddoppio dei casi di ipertensione, con conseguenti incidenti cardio vascolari (ictus, infarto) nella popolazione delle zone aeroportuali a causa dell’inquinamento acustico soprattutto nelle fasi di decollo e di atterraggio, quando il rumore supera il numero di decibel sostenibile per il nostro udito. Secondo gli esperti, il sentiero di avvicinamento di un aereo alla pista si abbassa a quota 800 m una dozzina di chilometri prima dell’aeroporto, ed alla metà a 8 km. In fase di decollo con i motori alla massima potenza, un aereo deve salire a 400 m. in trenta secondi, percorrendo 5 km e a 1000 m di altitudine in un minuto, con una distanza a terra di una diecina di km. Per salire in quota un aereo consuma mediamente 4000 litri di cherosene. Secondo la Federal Aviation Administration ciascuna delle quattro turbine di un DC 8 raggiunge un livello di 80-90 decibel, mentre la soglia del dolore in chi lo ascolta è intorno ai 100 decibel. Oltre che causare ipertensione la continua esposizione (diurna e notturna) a rumori troppo forti è pericolosa per lo sviluppo mentale dei bambini perché danneggia la memoria, rallenta l’ideazione e la comprensione della lettura.

    C’è poi il problema degli insetti aviotrasportati, già segnalato in qualche aeroporto italiano, come la zanzara della malaria e altri parassiti, come il coleottero virgifera che infetta le radici del mais.

    Negli studi controllo in corso nella Sanità pubblica c’è da segnalare quello dell’ASL Milano 1, che ha rilevato nella zona più interessata dal traffico aereo un maggior rischio di mortalità per tumori e leucemie.

    Solo ora, ad anni di distanza dalle prime richieste, è partita una ricerca per verificare le condizioni di salute della popolazione. I fatti dimostrano che a San Giusto tra rumori, smog e altre fonti di inquinamento la salute della popolazione è a rischio, i soli a non averlo ancora capito sono i nostri Amministratori

    Confederazione Cobas Pisa

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