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ILVA DI TARANTO, LA MORTE PER UN LAVORO

(26 Settembre 2012)

ilvamort

mer, 26 set @ 09:34

Redazione di Operai Contro,

alcuni operai sono saliti a circa 60 metri di altezza sulle passerelle dei nastri di carica dell'Altoforno 5, il più grande dell'Ilva, alto un centinaio di metri.

Gli operai si sono issati sulla cosiddetta 'torretta di smistamento' dell'Afo5, tra il nastro 11 e il nastro 12 dove avviene il caricamento dell'impianto.

Gli operai protestano giustamente contro la minaccia di cassa integrazione e la perdita del lavoro.

Questa è la conseguenza di cinquantanni di sindacalismo al servizio dei padroni dell'ILVA.

Ancora oggi i sindacalisti invece di chiedere il pagamento del salario intero fino a quando l'ILVA non sarà bonificata, fanno azioni di terrorismo: Operai se non producete profitti per il padrone perderete il posto di lavoro.

Redazione di operai Contro,

noi operai dell'ILVA di Taranto siamo un esercito. Dobbiamo pretendere il pagamento del salario intero. Non dobbiamo produrre con la morte sulle spalle.

Non ci servono più i sindacalisti venduti, non ci servono più i partiti dei padroni, ci serve il partito operaio che ci guidi alla lotta contro i padroni.

Costruire i nostro partito è difficile ci sono tutti addosso come pidocchi a succhiarci il sangue.

Dobbiamo organizzarci, portare la lotta in tutta la città.
Meglio morire lottando che portati al macello con i nostri figli

Un operaio contro dell'ILVA

Operai Contro

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