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(29 Ottobre 2011) Enzo Apicella
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Crisi. Un milione di poveri in più in cinque anni

(29 Settembre 2012)

Secondo un’analisi della Cgia di Mestre in meno di cinque anni in Italia la crisi avrebbe causato 988.000 nuovi poveri e quasi un milione e mezzo di nuovi disoccupati.

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29 settembre 2012

Ecco il conto, salatissimo, che la crisi fino a questo momento sta esigendo dal nostro Paese. Si tratta di 988.000 nuovi poveri, 1.247.000 disoccupati in piu’ e 421.000 nuovi cassa integrati. Si tratta dei dati divulgati da un’analisi effettuata dalla Cgia di Mestre, che ha anche sottolineato l’allargamento per certi versi spaventoso dell’area del disagio sociale/economico presente nel Paese. La causa secondo la Cgia sarebbe la crisi economica che, a partire dal 2007, avrebbe aumentato a dismisura la povertà assoluta, i senza lavoro e i cassa integrati a zero ore, con il risultato che oltre a peggiorare le condizioni di vita delle fasce sociali piu’ deboli del Paese, questa situazione di difficolta’ ha fatto aumentare la spesa pubblica a sostegno di queste persone e diminuire i consumi. Tra il 2007 e l’anno in corso, i consumi reali delle famiglie italiane hanno registrato, secondo i calcoli dell’associazione, una flessione del 4,4%. ”Visto che nel 2012 e’ prevista una contrazione del Pil attorno al 2,5%, mentre nel 2013 la caduta dovrebbe attestarsi attorno allo 0,2% e’ evidente che l’area del disagio socio/economico e’ destinata ad allargarsi, soprattutto nel Mezzogiorno che, sino adesso, e’ stata la ripartizione geografica che ha subito maggiormente gli effetti negativi della crisi. In termini assoluti e’ stato il Sud ha segnare gli aumenti piu’ significativi sia delle sacche di poverta’ assoluta sia del numero dei nuovi disoccupati. Mentre spetta al Nordest, sempre analizzando la variazione in valori assoluti, l’aumento piu’ significativo del numero di lavoratori in cassa integrazione a zero ore”, ha spiegato il capo della Cgia, Bertolussi. ”Cosi come ci segnala sovente l’Istat la poverta’ assoluta tende ad aumentare nelle famiglie monoreddito con un alto numero di figli o in quelle dove la persona di riferimento non risulta occupata. Visto che ci troviamo di fronte ad una crisi che e’ legata in particolar modo al calo dei consumi, se non verranno prese delle misure che consentiranno di lasciare piu’ soldi in tasca alle famiglie italiane, difficilmente potranno ripartire gli acquisti, la produzione industriale e di riflesso l’occupazione”, ha concluso. La Cgia ha anche fatto notare come i dati relativi alla povertà assoluta si riferiscano in realtà al periodo che va dal 2007 al 2011.Per quanto concerne i dati relativi ai disoccupati, l’analisi della Cgia ha misurato la variazione avvenuta tra il 2007 e la media dei primi 6 mesi del 2012. Infine, il numero di cassa integrati e’ stato calcolato nel periodo compreso tra il 2007 ed i primi 8 mesi del 2012, ipotizzando un’assenza completa dal lavoro su tutto il lasso di tempo considerato.

Tribuno del Popolo

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